Alla Fondazione “Il Faro” di Susanna Agnelli, a Roma, si è recentemente svolto il primo corso professionale per aiuto pizzaioli rivolto a ragazzi ciechi e ipovedenti.
Questa iniziativa ha visto coinvolti, oltre alla Fondazione, anche il Centro Regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia per ciechi e Openjobmetis che insieme hanno dato vita a un modello di innovazione e inclusione sociale di una certa importanza perché teso a promuovere e sostenere l’autoefficacia delle persone.
Il corso di formazione ha avuto una durata complessiva di 72 ore e si è concluso con la consegna degli attestati dei nuovi pizzaioli, tutti affetti da disabilità visive.
Il direttore generale del Faro, Gianni Del Bufalo, ha commentato: «per questi giovani imparare a preparare una buona pizza in teglia o le tecniche di lievitazione dell’impasto non è solo un modo per avvicinarsi a uno dei mestieri più richiesti dal mercato del lavoro, ma soprattutto un passo in più verso la conquista della fiducia in sé e quindi dell’autonomia personale, un obiettivo che ci accomuna tutti, indipendentemente dalla diverse capacità di percezione dei nostri occhi».
Anche Amedeo Piva, presidente del Sant’Alessio, ha espresso la sua soddisfazione per l’esito dell’iniziativa sottolineando come in una sola azione si possa raggiungere il duplice scopo di formare i giovani per il lavoro e, allo stesso tempo, operare bene in termini di inclusione sociale.
Corsi di questo genere, dal carattere pratico ed estremamente innovativo, hanno la facoltà di facilitare anche la promozione dell’autosufficienza, agire sull’autostima personale, dare impulso ai rapporti sociali, stimolare la crescita e, senza ombra di dubbio, anche quella della società tutta.