Sentiamo spesso parlare di prodotto ecologico ma a volte non sappiamo definirlo e tantomeno distinguerlo.
Dal momento che siamo giustamente bombardati da notizie disastrose sul cambiamento climatico, sulle buone prassi da seguire per riciclare gli scarti e per contaminare il meno possibile il nostro pianeta, ci sembra corretto indicare brevemente come riconoscere un prodotto ecologico: è realizzato con materie prime che non recano danno all’ambiente perché viene prodotto con un processo poco inquinante che genera la minore quantità possibile di gas serra, il principale responsabile del riscaldamento globale.
Facciamo rilevare, quindi, che tutto quello che viene realizzato con il petrolio (dalla plastica ai tensioattivi di molti detergenti) inquina continuamente e specificamente dall’estrazione, alla produzione e infine allo smaltimento.
Un altro prodotto da evidenziare è la carta, che spesso viene ottenuta dal taglio indiscriminato e persino illegale di foreste primarie, il che contribuisce alla distruzione di un pezzo di polmone del Pianeta e alla scomparsa di habitat per molte specie. Ecco quindi perché è importante acquistare quaderni (e possibilmente libri) fatti con carta riciclata.
Per verificare che le materie prime e i processi per la loro produzione siano veramente sostenibili, è sufficiente controllare l’etichetta dal momento che deve riportare i componenti del prodotto: se sono vegetali, bio e certificati si è certi di quello che si acquista.
Ancora, è meglio controllare se il prodotto ecologico ha almeno una delle certificazioni che garantiscono la sostenibilità della produzione e l’utilizzo di materie in sintonia con l’ambiente. Facciamo notare che le certificazioni sono diverse e potrete trovare tra le altre: Ecocert, Icea, Ecolabel, Aiab,FSC, PEFC e numerose certificazioni ISO tra cui la ISO 20121.
Ricordiamo inoltre che un prodotto è davvero ecologico quando, anche dopo l’acquisto, genera poco rifiuto. O meglio quando, dopo l’uso, si può riutilizzare più volte come il vetro, la bioplastica e persino il PET, se ben conservato.
Pertanto, se terremo presenti questi accorgimenti, faremo le scelte migliori per noi e per l’ambiente.