I profughi accolti in Emilia Romagna potranno svolgere, a loro piacimento, attività di volontariato prestando il loro prezioso contributo alla manutenzione delle città. E’ quanto prevede un protocollo regionale siglato nei giorni scorsi dalla vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini e dal Prefetto Ennio Sodano.
Il documento è stato firmato anche dal Terzo Settore, dalle Organizzazioni sindacali, dalla Cooperazione sociale e dall’Anci, e prevede la possibilità per i richiedenti asilo di mettersi al servizio delle comunità di accoglienza in maniera del tutto volontaria.
Sulla base degli accordi, così come avviene già in alcuni comuni italiani, i profughi potranno pulere strade e sentieri, curare parchi e giardini pubblici, occuparsi di trasporto sociale o eseguire piccoli lavori di manutenzione nelle scuole o in altri edifici pubblici.
Ai profughi che accetteranno di svolgere attività di volontariato verranno garantiti, oltre all’assicurazione, percorsi di orientamento e formazione, nonché eventuali strumenti, attrezzature e dispositivi di protezione individuale per l’esercizio delle attività che andranno a svolgere.