Provare a vivere in autonomia, da soli o con la propria dolce metà, per cercare di vivere appieno la propria vita, senza ostacoli o limitazioni. E’ questo il senso del progetto “Domus”, promosso da Fondazione Italiana Verso il Futuro, Associazione Italiana Persone Down e Fondazione Roma Solidale, che prevede l’avviamento alla residenzialità per persone adulte con sindrome di Down e altre disabilità cognitive.
L’iniziativa si fonda su una diversa visione della disabilità e delle relative soluzioni residenziali, ponendo al centro la persona che è chiamata a sperimentare iniziative di vita individuale, disegnando percorsi ad hoc per piccoli gruppi finalizzati al progressivo distacco dalla famiglia.
Il modello operativo prevede 5 tipologie di intervento a carattere abilitativo/riabilitativo: percorsi individuali; week end; settimane residenziali modulari; consulenza a coppie di persone con sindrome di Down; sperimentazione di residenze permanenti a bassa assistenza.
Il servizio si rivolge alla persone giovani e adulte con disabilità cognitiva e a persone con sindrome di Down che non hanno ancora sperimentato la possibilità di vivere una vita autonoma al di fuori del proprio nucleo familiare e prevede dei percorsi di avviamento alla residenzialità.
Sede della sperimentazione è un appartamento in via Ludovico Muratori, nelle vicinanze del Colosseo, assegnato al progetto Domus da Roma Capitale e proveniente dai patrimoni sequestrati alla mafia.