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Progetto Pangea: nel quartiere di Scampia sorge il Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza

Nelle sei aiuole di Largo Battaglia a Scampia, quartiere situato nell’estrema periferia nord di Napoli, prende vita a poco a poco il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” grazie al “Progetto Pangea” che vede impegnati, in una intensa e significativa rete sinergica, le associazioni del territorio, le scuole superiori e i cittadini.

Il progetto nasce dal basso in quanto è completamente autofinanziato dalle stesse persone e associazioni che nel quartiere vivono e lavorano e poi da contributi volontari economici e materiali, con un duplice obiettivo: da un lato promuovere un percorso di formazione alla nonviolenza, in un quartiere come quello di Scampia in cui la violenza com’è risaputo è all’ordine del giorno e dall’altro lato recuperare e riqualificare una zona della città che versa da anni uno stato di totale abbandono e degrado. L’area interessata è situata proprio al centro dei campi sportivi in cui si tiene ogni anno la manifestazione Mediterraneo Antirazzistache fa dello sport uno strumento per abbattere frontiere e costruire diritti.

Ma vediamo più da vicino l’iniziativa. Le sei aiuole, prese in adozione da un’associazione e da una scuola superiore del quartiere, sono dedicate ai cinque continenti e all’area del Mediterraneo, da qui appunto il nome Pangea. Contemporaneamente alla cura delle piante, che caratterizzano la vegetazione dei cinque continenti, viene svolto con gli studenti un lavoro di ricerca e costruzione di una mappa dei personaggi della nonviolenza dei diversi continenti.

Nello specifico, il Progetto Pangea vede coinvolte sei associazioni quali, il Circolo Legambiente “La Gru”, l’ARCI Scampia, l’associazione Aquas, l’associazione Dream Team-Donne in rete, Garden Ladies, il CentroInsieme Onlus; cinque scuole del quartiere quali il Liceo “Elsa Morante”, ITIS “Galileo Ferraris”, l’ISIS “Melissa Bassi”, l’Ist. “Vittorio Veneto”, l’IIS “Attilio Romanò”. Per quanto riguarda le altre associazioni e i cittadini che collaborano troviamo l’associazione Scuola di Pace, GRIDAS, la coop. sociale “L’Uomo e il Legno”, l’associazione “Ciro Vive”, l’associazione “Volontari per Napoli ripuliamo Napoli”, il Centro Diurno “Gatta Blu”, ecc.

Nonostante l’attivismo da parte di tutti i protagonisti dell’iniziativa vi sono diverse difficoltà a sostenere i costi ed è per questo che è stata scelta la piattaforma di crowdfunding, Produzioni dal Basso, come strumento per aumentare il budget indispensabile all’acquisto di piante, strumenti di lavoro e di arredo per le sei aiuole.

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Redazione