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Dopo di noi: quasi 2 milioni a disposizione dell’Abruzzo

Fare il punto della situazione sulla Legge sul “Dopo di Noi”, approvata a giugno, e sul recente Decreto attuativo che ha ottenuto in questi giorni il nulla osta, ma anche sulle ricadute di tali atti a livello regionale abruzzese. Con quest’obiettivo stamattina nella sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara si è tenuto un incontro con tutti i portatori di interesse al quale hanno preso parte l’assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco, il dirigente del dipartimento delle Politiche della famiglia della presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Ferrante e la parlamentare Maria Amato.

Ciò che è emerso a livello regionale è che l’Abruzzo potrà contare su un milione e 980mila euro per finanziare la realizzazione di appartamenti destinati a ospitare soggetti disabili nel momento in cui non potranno più contare sull’assistenza della propria famiglia d’origine. E’ proprio questo, infatti, l’obiettivo del Dopo di noi, ossia quello di garantire un futuro ai disabili gravi che, un domani, non potranno più ricevere assistenza dai propri genitori. Ma l’obiettivo della Legge, così come viene meglio specificato anche nel Decreto, è soprattutto quello di ricreare un ambiente il più possibile familiare e domestico. Meno istituti, dunque, e più appartamenti in cui potranno convivere un piccolo numero di disabili. Sì anche alla possibilità, per le famiglie, di lasciare la propria abitazione destinandola a tale scopo.

Nel corso del convegno è stato affrontato anche il problema della difficoltà di quantificare il numero di persone interessate al Dopo di Noi che, stando ai numeri incrociati di Inps e Istat, sarebbero tra i 100 e i 150 mila in tutta Italia.

Il regolamento attuativo della norma e il relativo bando regionale per accedere ai finanziamenti, saranno pubblicati nei prossimi mesi. «In Abruzzo», ha spiegato l’assessore Sclocco, «in passato abbiamo già avuto alcune esperienze pilota di questo tipo, che hanno portato a risultati importanti, grazie alla collaborazione che si è instaurata tra istituzioni, associazioni di volontariato e famiglie, che hanno lavorato insieme per un obiettivo comune: quello di assicurare una vita dignitosa e, per quanto possibile, indipendente a chi si trova già a vivere una situazione di difficoltà».

Tra questi ad esempio il progetto Radar che ha visto la partecipazione di 32 disabili ospitati in 4 alloggi condivisi in altrettante zone dell’Abruzzo, per un impegno economico complessivo di 1 milione di euro.

L’incontro di questa mattina ha rappresentato anche l’occasione, per l’assessore regionale, per tracciare un bilancio sugli altri fondi a disposizione per il settore disabilità. In particolare Sclocco ha ricordato come nel Piano Sociale 2016/2018 ben il 38% delle risorse, oltre 17 milioni di euro, siano state destinate proprio a beneficio dei portatori di disabilità. Nel dettaglio 10 milioni per il settore dell’inclusione scolastica, 4,6 per l’assistenza domiciliare e 2 milioni per i centri diurni. A ciò si aggiungono anche ulteriori risorse che portano la spesa complessiva abruzzese per i disabili a 30 milioni di euro, senza considerare i 385 milioni all’anno a carico dell’Inps tra pensioni di invalidità e accompagnamento. Tra le misure ricordate anche: la Legge sulla Vita indipendente, di cui hanno beneficiato 14 persone nel 2014, 41 nel 2015 e 38 nel 2016; la Legge sui caregiver, con relativo avviso per l’erogazione di contributi ai familiari che si occupino direttamente di minori con disabilità gravi; i tirocini extracurriculari che sono stati aperti anche ai disabili.

Spazio infine al Por Fse 2014/2020, che mette a disposizione 3 milioni e 600 mila euro con Abruzzo Include e 2 milioni di euro con Scuole aperte e inclusive, e al Piano per le non autosufficienze, grazie al quale l’Abruzzo potrà contare su 9 milioni 555 mila euro.

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Redazione