Si chiama QuicaBot ed è l’ultimo prodotto della robotica, realizzato in Indonesia dalla startup CtrlWorks, che dimostra in maniera chiara come la buona tecnologia possa essere una risorsa d’inestimabile valore al servizio della sicurezza degli edifici e delle persone che li abitano. La peculiarità di QuicaBot è quella di ispezionare le grandi costruzioni – sia pubbliche che private – alla ricerca di eventuali segni di cedimenti strutturali ma anche, più semplicemente, crepe, piccoli difetti o anomalie sulle quali si rende necessario un intervento.
Il robot è stato sviluppato da una squadra di ingegneri e ricercatori partendo da un ragionamento che non fa una grinza: il primo passo per evitare tragedie è la prevenzione e dunque il monitoraggio dello stato di sicurezza di un edificio. QuicaBot è dotato di numerose telecamere, ha uno sguardo infrarossi e impiega metà del tempo di un essere umano per fare lo stesso tipo di lavoro. Essendo inoltre un prodotto della robotica, è più preciso e non è soggetto a emozioni che in questo caso influirebbero negativamente sul risultato dell’indagine. La sua autonomia è pari a 36 ore, un tempo sufficiente a ispezionare lo stesso edificio più volte per una sicurezza totale.
Va detto che lo scopo del robot non è quello di sostituire il lavoro umano, semmai di supportare gli esperti che lavorano nel campo. Infatti, riducendo i tempi di analisi della struttura, raccoglie dati attendibili e concreti che permettono agli specialisti del settore di dedicarsi con maggiore serenità a un numero maggiore di edifici da controllare.
Mentre attendiamo l’uscita sul mercato prevista per i primi mesi del 2017, vi proponiamo il video esplicativo di QuicaBot.