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Ratatà: il festival che non si ferma davanti al terremoto

Si scrive Ratatà, si legge festival del fumetto, dell’illustrazione e dell’editoria indipendente. La manifestazione, che quest’anno giunge alla sua quarta edizione, si svolgerà a Macerata dal 20 al 23 aprile 2017. La città marchigiana si riempirà di mostre, workshop, incontri, feste dedicati al mondo dell’illustrazione, del disegno, del fumetto, del nuovo muralismo e dell’editoria indipendente.

I promotori dell’iniziativa anche quest’anno si sono affidati alla piattaforma di crowdfunding Ulule.com per cercare di organizzare al meglio la kermesse culturale, anche alla luce del sisma che ha sconvolto il Centro Italia e ha rischiato di mettere a repentaglio la manifestazione.

Ma forza e determinazione non mancano agli ideatori di Ratatà, decisi a portare avanti il festival nonostante le difficoltà.

«La quarta edizione del Ratatà Festival», si legge nella presentazione della campagna, «nasce in un periodo quanto mai intenso e tumultuoso sia per il nostro territorio che per le persone che sono dietro alla sua organizzazione. Il rapporto con un territorio vessato da violenti eventi sismici e da una difficoltà nella ricostruzione, con una realtà sociale ferita nelle intenzioni, i problemi personali che questi eventi hanno portato nelle nostre stesse vite, ci ha fatto più volte pensare se iniziare anche questo anno quella serie faticosa ma estremamente gratificante di riunioni, incontri, litigi, pensieri, progetti che sono l’ossatura invisibile ma fondamentale del Ratatà. Alla fine è stato proprio il desiderio di rinascita personale unito al bisogno di rinascita culturale locale il filo conduttore di questa edizione, attraverso esposizioni che abbiano un legame diretto con questo tema e la creazione di una rete sempre più fitta con le forze motrici culturali, politiche, sociali che da sempre animano il nostro tessuto umano».

Quest’anno il Ratatà festival prevede esposizioni di artisti internazionali e nazionali che andranno a caratterizzare ed occupare spazi simbolo della città (musei, gallerie pubbliche e private, locali commerciali in sintonia con lo spirito del festival, spazi di recupero), una mostra mercato sempre più nutrita di collettivi ed editori da tutta Europa, workshop adatti sia a professionisti di settore sia a neofiti, con occhio particolare alla formazione creativa di bambini, incontri con autori, concerti e performance con musicisti legati a doppio filo con le arti visuali.

L’obiettivo da raggiungere attraverso il crowdfunding è di 2.500 euro e mancano ancora 37 giorni prima della scadenza. 

 

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Redazione