Buon 2016 a tutti i lettori di Felicità Pubblica. Il primo giorno dell’anno cade “sotto il segno” della responsabilità sociale e, per l’occasione, vorrei far mio l’impegno assunto dal Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci con i suoi concittadini: proveremo a lavorare, anche in questo nuovo anno, per “quella che a me piace chiamare la crescita felice”.
Richiamiamo l’impegno di Matteucci perché questo approfondimento è dedicato alla rendicontazione sociale nelle pubbliche amministrazioni. L’occasione ci è fornita dalla recente assegnazione di uno dei riconoscimenti del “Premio responsabilità Sociale d’impresa” della Regione Emilia Romagna – di cui abbiamo parlato anche la scorsa settimana – al Comune di Ravenna per il bilancio sociale 2014, giunto alla sua quinta edizione.
Il tema della rendicontazione sociale nella pubblica amministrazione, dopo un primo periodo di sperimentazione, ha trovato la sua definizione in una specifica Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica del 2006. Il testo, con parole di rara efficacia in un documento ufficiale, spiega le motivazioni per cui un’amministrazione pubblica debba accettare di cimentarsi con la sfida di “rendere conto” dei propri comportamenti e dei loro esiti. “La rendicontazione sociale delle amministrazioni pubbliche risponde alle esigenze conoscitive dei diversi interlocutori, siano essi singoli cittadini, famiglie, imprese, associazioni, altre istituzioni pubbliche o private, consentendo loro di comprendere e valutare gli effetti dell’azione amministrativa. Essa può essere considerata come una risposta al deficit di comprensibilità dei sistemi di rendicontazione pubblici in termini di trasparenza dell’azione e dei risultati delle amministrazioni pubbliche, di esplicitazione delle finalità, delle politiche e delle strategie, di misurazione dei risultati e di comunicazione”.
In altre parole non basta avere una finalità pubblica; è necessario esplicitare come la delicatissima funzione dell’amministrazione pubblica venga assolta e quali siano i risultati che concretamente siano stati conseguiti. E per far questo non ci si può affidare né alla declamazione “politica” né all’esoterismo burocratico: è necessario sforzarsi di comunicare in modo efficace e comprensibile a tutti gli stakeholder, con descrizioni precise, indicatori, dati quantitativi.
“Gli strumenti per effettuare la rendicontazione sociale possono essere molteplici, a seconda degli ambiti e degli obiettivi. Tra essi, il bilancio sociale pubblico può essere considerato il principale, in quanto finalizzato a dar conto del complesso delle attività dell’amministrazione e a rappresentare in un quadro unitario il rapporto tra visione politica, obiettivi, risorse e risultati”.
In questi termini si è mosso il Comune di Ravenna, meritando un importante riconoscimento in una Regione che si misura da tempo, in ambito imprenditoriale, nel mondo associativo e nella stessa pubblica amministrazione, con la rendicontazione sociale.
Naturalmente non è possibile riportare integralmente il bilancio sociale di Ravenna: per questo rimandiamo i lettori alla consultazione del portale del Comune. Ci limitiamo in questa sede a invitare alla lettura dell’introduzione al bilancio, per avere un’idea della struttura del documento, e alla presentazione del Sindaco Fabrizio Matteucci, per comprendere lo spirito che ha animato l’Amministrazione.
Introduzione
Continuare nell’impegno di dare conto ai cittadini di come si è gestito il Comune, dei risultati raggiunti, e dell’uso delle risorse pubbliche, è una volontà di questa amministrazione. Il bilancio sociale vuole essere uno degli strumenti con cui si vuole conseguire questo obiettivo, fornendo ai cittadini un ulteriore strumento di rendicontazione diverso e aggiuntivo rispetto a quelli tradizionali. Per questo si è prestata una particolare attenzione nel rendere chiari, comprensibili e di facile lettura, i dati riportati, e non un asettico elenco di cifre come deve necessariamente essere il bilancio economico e patrimoniale. Per renderlo ancora più completo si è deciso di unire nel bilancio sociale il rendiconto del programma di mandato con l’obiettivo di fornire ai cittadini in un unico strumento anche il risultato sugli atti di pianificazione del Comune.
Rispetto alle edizioni precedenti si sono ulteriormente arricchiti i capitoli relativi alle fasce più deboli, alle partecipazioni ed agli investimenti comunali.
Il bilancio sociale è quindi un importante strumento di comunicazione rivolto ai cittadini, alle famiglie, ma anche al mondo imprenditoriale, sindacale, dell’associazionismo, e a tutti coloro che sono interessati alla città.
Anche per il 2014 si è cercato di evidenziare i risultati raggiunti, le somme impiegate, le opere realizzate, l’entità ed il valore delle dei servizi erogati, suddividendo il bilancio sociale in sette aree fra loro distinte, in analogia al Programma di Mandato, con accesso diretto per renderne ancora più semplice ed immediata la lettura.
Le aree sono quelle relative a:
- Welfare, Servizi e Istruzione
- Ravenna 2019
- Politiche per la Sostenibilità
- Lavoro e Sviluppo Economico
- Territorio / Darsena
- Partecipazione, Diritti di Cittadinanza, Sicurezza
- Semplificazione, Informatizzazione, Efficienza
Ogni singolo argomento, caratterizzato da un colore, è suddiviso in capitoli, ed arricchito da foto, grafici e tabelle nella convinzione che le immagini rendano più immediatamente fruibili i contenuti.
Anche questa quinta edizione del bilancio sociale, viene redatta in formato online e pubblicata nel sito del Comune www.comune.ra.it con accesso diretto dalla home page, per un evidente risparmio economico ed ambientale e per renderne più ampia e accessibile la consultazione.
Presentazione
FARE, FARE BENE, FARE SAPERE
Con i dati relativi al 2014, proseguiamo il percorso di trasparenza sul lavoro del nostro Comune, avviato ormai da sei anni con la pubblicazione del Bilancio sociale. Questo documento, come i precedenti, mantiene fede al dovere dell’Amministrazione comunale di rendere conto ai cittadini delle scelte attuate dal Comune e soddisfa il loro diritto di essere informati sul governo della città in cui vivono e lavorano. Fare, fare bene, fare sapere: vogliamo diventi sempre di più il nostro motto. Rispetto ai bilanci precedenti, purtroppo il quadro economico generale non è molto cambiato: fare bene con meno risorse continua ad essere una necessità per i Comuni italiani, anche per quelli virtuosi come il Comune di Ravenna che, pur potendo contare su fondi in cassa, devono fare i conti con un patto di stabilità che mortifica gli investimenti e impone tagli drastici della spesa pubblica.
Sfogliando le pagine di questo documento, suddivisi nei vari capitoli, i ravennati potranno trovare i numeri dell’impegno del Comune e le motivazioni delle scelte di governo. Io vorrei limitarmi a svolgere alcune considerazioni. Nonostante la situazione finanziaria non sia semplice, non solo a causa dei vincoli del patto di stabilità, ma anche per le sempre minori risorse che arrivano dallo Stato, il Comune di Ravenna continua ad impegnarsi sul versante della spesa sociale. Il nostro orizzonte si conferma quello di continuare a garantire una buona qualità dei servizi, tenendo ben presente che la crisi economica in questi anni ha creato una fascia di nuove povertà. Abbiamo mantenuto, anche nel 2014, il fondo destinato ai disoccupati che hanno perso il lavoro per colpa della crisi, un aiuto a chi è in difficoltà che va ad affiancarsi agli altri interventi di sostegno al reddito.
L’altro versante sul quale questo Comune ha deciso di andare avanti è quello di contenere la pressione fiscale. Nel 2014 abbiamo applicato una riduzione dell’addizionale Irpef per i cittadini meno abbienti e non abbiamo aumentato le altre tasse. Abbiamo previsto un fondo per una parziale restituzione dell’Imu pagata nel 2013 anche sulle case date in comodato ai figli o ai genitori. Nel 2014 abbiamo continuato il percorso di riqualificazione urbanistica della città. La Darsena sta diventando un luogo sempre più animato grazie a numerose iniziative. Abbiamo inaugurato, grazie al fondamentale contributo della Fondazione del Monte, Palazzo Rasponi delle Teste. La riqualificazione di Piazza Kennedy – i lavori, in base alla tabella di marcia, termineranno nel giugno del 2016 – completerà il sistema delle piazze cittadine che diventeranno sempre di più il cuore pulsante della città. Come per le edizioni precedenti, scorrendo questo documento si troverà conferma delle politiche adottate dall’ente nell’anno preso in esame, si potranno conoscere i numeri sui servizi resi alle famiglie, ai giovani, ai bambini, agli anziani, ai cittadini diversamente abili. Si potranno avere informazioni sugli interventi di lavori pubblici, sulle politiche intraprese sul versante dell’ambiente, delle sicurezze, della formazione e dell’integrazione. Anche in questa occasione rinnovo il mio “avviso ai naviganti”: proprio perché parliamo di bilancio sociale del 2014 i numeri risultano superati dagli eventi, ma in un Comune i lavori sono “sempre in corso”.
Mi auguro che questo documento contribuisca a rendere più partecipi i cittadini della vita della propria città e a recuperare quel rapporto di fiducia fra cittadini ed istituzioni fondamentale per governare bene una comunità.
Il Sindaco
Fabrizio Matteucci