Disegni e acquarelli. Autoritratti e facce scomposte. Un campo da calcio e uomini sdraiati o in cammino. Bianco e nero ma soprattutto un’esplosione di colore, che è comunicazione oltre le sbarre e speranza per un futuro di rinascita. Questa è la mostra dal titolo “Il Figliol ProdigIo”, realizzata nel carcere romano di Rebibbia. “Tanti colori per scordarsi le sbarre e i dolori”, sintetizza Mauro, uno dei detenuti che ha preso parte al progetto artistico che dall’11 novembre al 13 dicembre prossimi sarà ospitato al museo Delle Mura del Comune di Roma, in via di Porta San Sebastiano, 18.