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Resto al Sud: al via le domande dal 15 gennaio

Si è cominciato a parlare di “Resto al Sud” a giugno del 2017 e dal 15 di gennaio sarà possibile presentare le domande di accesso ai finanziamenti.
Misura agevolativa per i giovani del Mezzogiorno
 è stata introdotta per incoraggiarli ad avviare nuove attività imprenditoriali in grado di fronteggiare il problema dell’abbandono dei territori di origine e rilanciare, quindi, l’economia delle regioni del Mezzogiorno quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Infatti con il Decreto legge 20 giugno 2017, n. 91 è entrato in vigore il provvedimento 21 giugno 2017 rivolto agli imprenditori under 35 residenti nelle regioni su citate. Ma mancava l’apposito decreto attuativo a firma del ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno (entro 30 gg. dalla legge di conversione del provvedimento) per la definizione della concessione degli incentivi e sulle modalità di ammissibilità.
Poi, dopo lunga attesa, finalmente il 5 dicembre 2017 veniva pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 284 il Decreto 9 novembre 2017, n.174 contenente il regolamento attuativo del programma di agevolazione con le modalità di attuazione dell’incentivo e l’indicazione dei requisiti soggettivi e dei settori nei quali è possibile avviare nuove attività imprenditoriali. Con una dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (Programmazione 2014-2020), la misura avrà un unico Soggetto gestore rappresentato da Invitalia.
Dopo il Regolamento, è arrivata anche la Circolare  che fissa i termini e le modalità per la presentazione delle domande di aiuto.
Si informa che dal 3 gennaio è attivo il contact center di Invitalia per quesiti sulla registrazione e sull’accreditamento (Numero azzurro 848.886886) .
Ma entriamo nel dettaglio della misura agevolativa consigliando i nostri lettori di consultare attentamente i testi ufficiali per quanto non riportato nella tabella sottostante.

SCHEDA
OBIETTIVI

Promuovere e sostenere la costituzione di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno da parte di giovani imprenditori.

DESTINATARI Le richieste di agevolazioni possono essere presentate da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni laddove, in sede di prima applicazione per gli anni 2017 e 2018, tale requisito si intende soddisfatto se posseduto al 21 giugno 2017.

Altri requisiti dovranno essere:
a) la residenza in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda o il trasferimento della residenza entro 60 gg. o entro 120 giorni se residenti all’estero, dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria;
b) non risultare già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 91/2017, o beneficiari, nell’ultimo triennio, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità.

REQUISITI DI AMMISSIBILITA’
  1. I soggetti possono presentare domanda purchè risultino già costituiti al momento della presentazione della domanda e comunque successivamente alla data del 21 giugno 2017, o si costituiscano, entro 60 giorni, o entro 120 giorni in caso di residenza all’estero, dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria, nelle seguenti forme giuridiche:
    a) impresa individuale;
    b) società, ivi incluse le società cooperative.
  2. Coloro che saranno beneficiari delle agevolazioni dovranno mantenere la residenza nelle regioni per tutta la durata del finanziamento e le PMI risultate beneficiarie delle agevolazioni, dovranno mantenere, per tutta la durata del finanziamento, la sede legale e operativa nelle stesse regioni;
  3. Le società (lettera b), inoltre potranno essere costituite anche da soci persone fisiche che non abbiano i requisiti anagrafici indicati (18-35 anni), a condizione che la presenza nella compagine societaria non sia superiore a un terzo, e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti;
  4. Nel caso in cui i soggetti si costituiscano in società cooperative, le stesse possono essere destinatarie, nei limiti delle risorse disponibili, anche degli interventi di cui all’articolo 17 della legge 27 febbraio 1985, n. 49 (Fondo per gli interventi a salvaguardia dei livelli di occupazione).
  5. I beneficiari delle agevolazioni non dovranno essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto, a pena di decadenza del provvedimento di concessione.
ATTIVITA’ AMMISSIBILI L’iniziativa finanzia i progetti imprenditoriali relativi alla produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura, e quelli relativi alla fornitura di servizi, compresi i servizi turistici.
Quanto alle spese, saranno ammissibili quelle necessarie alle finalità del programma di spesa sostenute dal soggetto beneficiario e che rientrano nelle seguenti categorie:
  • opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attività del soggetto beneficiario nel limite massimo del 30% del programma di spesa;
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica;
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa nella misura massima del 20% del programma di spesa; spese per materia prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale (24 mesi), acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.

Si sottolinea che le spese sono ammesse al netto dell’IVA e che i pagamenti dei titoli di spesa dovranno essere effettuati tramite bonifici, carte di credito, ricevute bancarie e assegni bancari non trasferibili comprovati da microfilmatura. Si precisa che bisognerà attivare un conto corrente dedicato.

Sono invece escluse dal finanziamento le attività libero professionali e del commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa. Altre attività escluse sono elencate nell’All. 1 della circolare.

AGEVOLAZIONI Ciascun soggetto richiedente riceve un finanziamento fino a un massimo di 50mila euro.
Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti richiedenti (già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria) l’importo massimo del finanziamento è pari a 50mila euro per ciascun soggetto, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200mila euro.
Per le attività imprenditoriali nel settore della pesca e dell’acquacoltura, l’importo complessivo degli aiuti de minimis non può superare, per ciascuna impresa beneficiaria delle agevolazioni, 30mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e viene concesso:
  • per il 35% in forma di contributo a fondo perduto erogato dal soggetto gestore (Invitalia);
  • per il 75% sotto forma di finanziamento bancario agevolato, da rimborsare entro 8 anni di cui i primi 2 di pre-ammortamento. Il finanziamento è concesso da istituti di credito in base a condizioni economiche definite nella convenzione siglata da Invitalia e ABI.

Gli interessi, infatti, vengono abbattuti tramite un contributo in conto interessi erogato sempre da Invitalia, mentre l’intervento del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI permette di coprire fino all’80% del finanziamento bancario.

PROCEDURE Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello (nel senso che le domande vengono valutate e finanziate in ordine di arrivo fino all’esaurimento delle risorse disponibili) entro 60 gg. dalla data di presentazione della domanda.
Domande
, redatte in lingua italiana, che possono essere presentate formalmente a partire dalle ore 12.00 del 15 gennaio 2018 e devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione nel sito internet www.invitalia.it – Sezione Resto al Sud secondo le modalità e gli schemi ivi indicati.
Inoltre le domande devono essere firmate digitalmente dal legale rappresentante della PMI, o dalla persona fisica in caso di PMI da costituire, e devono essere corredate dal progetto imprenditoriale e dalla documentazione dettagliata nella circolare a seconda che si tratti di società costituita o da costituire.
I progetti imprenditoriali devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda ovvero alla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche: a tal fine, per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile alle agevolazioni.
La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro 24 mesi dal provvedimento di concessione, salvo i casi in cui Invitalia accerti che il ritardo derivi da fatti o atti non imputabili al soggetto richiedente per cui per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile. Il procedimento di valutazione delle domande prevede da un lato la verifica dei requisiti minimi di ammissibilità, dall’altro l’esame di merito che consiste in un colloquio con i proponenti basato su criteri specifici (v. griglia di valutazione allegata alla circolare).
Individuati i beneficiari, Invitalia comunica tramite PEC l’esito della valutazione e richiede i documenti necessari per l’avvio della procedura di concessione (art.10 circolare).
INFO Resto al Sud – Invitalia
Banche finanziatrici e Convenzione
Normativa
Contact Center Invitalia
Numero azzurro 848.886886
Published by
Maria Pia Rana