6 marzo 2007 – A Tel Aviv muore Moshe Bejski, figura importante per tutto il mondo ebraico, vittima delle persecuzioni naziste dalle quali però si salva grazie anche all’aiuto dei cosiddetti “Giusti“, ossia coloro che si sono distinti per aver compiuto azioni in difesa delle etnie perseguitate.
Lo stesso Moshe Bejski viene strappato alla morte da un Giusto, Oskar Schindler. Terminata la Seconda guerra mondiale e caduto il regime hitleriano, Moshe entra a far parte della commissione dei Giusti di cui diviene presidente. Qualche anno dopo il Parlamento europeo sceglie la data della sua morte – il 6 marzo – per la commemorazione annuale della Giornata europea dei Giusti.
Le attività legate ai Giusti vedono la collaborazione a livello internazionale di Gariwo, la foresta dei Giusti, il Giardino dei Giusti per gli armeni a Yerevan, la scrittrice, fondatrice dell’ONG Gariwo Sarajevo e attivista per il coraggio civile Svetlana Broz che lotta per creare il Giardino dei Giusti di Sarajevo e figure come la Giusta e testimone del genocidio rwandese Yolande Mukagasana.