Dal mare alla montagna, dalle città d’arte alle metropoli, nel nostro Paese, anche per via delle sue caratteristiche geografiche, sarebbe inimmaginabile una raccolta differenziata strutturata in maniera organica su tutto il territorio nazionale poiché ogni città è una storia a sé e subentrano diverse variabili. A rilevarlo è lo studio “Analisi dei costi della raccolta differenziata multimateriale”, promosso da Utilitalia – la Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, e realizzato da Bain, su un campione di 15 mila cittadini, pari al 24% della popolazione italiana.
L’indagine mette in evidenza che le imprese che impiegano almeno una modalità di raccolta multimateriale risultano essere il 94%. I modelli di raccolta sono essenzialmente cinque, divisi in leggero (plastica-metalli e carta-plastica-metalli) e pesante (vetro-metalli, vetro-plastica-metalli, carta-vetro-plastica-metalli). Il modello leggero influisce per il 47%, quello pesante, invece, per il 53%. In tutti e cinque i modelli è presente la raccolta di metalli. Quelli più diffusi sono: plastica-metalli (42%), vetro-plastica-metalli (25%), vetro-metalli (23%). Esaminando la categoria di rifiuto, per il vetro il modello più diffuso risulta essere quello vetro-metalli (23%), per la plastica è plastica-metalli (62%), per i metalli è plastica-metalli (36%).
Dallo studio, inoltre, è possibile osservare che il porta a porta trionfa, anche se di poco, con il 51% sulla raccolta stradale. Nel dettaglio, quando il modello è il multimateriale leggero spicca il porta a porta con il 56%, quando invece il modello è pesante la raccolta stradale tocca il 60%. Oltre il 30% dei rifiuti della differenziata sono raccolti con modalità multimateriale: circa 1,9 milioni di tonnellate all’anno su un totale di oltre 6,3 milioni di tonnellate.
Infine, sono oltre 119 mila le tonnellate di carta e cartone raccolte, più di 839 mila quelle di vetro, circa 819 mila di plastica e oltre 132mila di metalli. La percentuale aumenta al 56% escludendo dal computo carta e cartone, perciò tenendo presente solo plastica, vetro e metalli sono circa 1,8 milioni le tonnellate raccolte con modalità multimateriale, su un totale di quasi 3,2 milioni di tonnellate.
Nel nostro Paese, dunque, il costo di raccolta del multimateriale è pari a 185 euro a tonnellata. In generale per la raccolta multimateriale il porta a porta costa di più con una differenza che varia tra il 30% e il 40%. Costi più grandi che vengono tuttavia riassorbiti dal trattamento industriale seguente, che è più basso quando concentrato su una sola tipologia.