Da Porto Venere nelle Cinque Terre (La Spezia) è ripartito il viaggio della Goletta Verde, la storica campagna itinerante di Legambiente, che ogni anno realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani
La Goletta Verde riprende così il suo viaggio, grazie alla collaborazione del Parco dell’Arcipelago Toscano e al sostegno del Ministero dell’Ambiente, per porre l’attenzione sul grave problema dei rifiuti in mare e sulle coste, che sta assumendo dimensioni preoccupanti. Secondo le stime del Consiglio Generale della Pesca nel Mediterraneo, organismo affiliato alla FAO, sono oltre sei milioni di tonnellate i materiali solidi e pericolosi di origine umana che vengono scaricati ogni anno nei mari del mondo. Mentre uno studio dell’ISPRA realizzato nell’autunno del 2014 nel tratto di costa tra il delta del Po e Caorle, rivela che sono circa 700 i rifiuti rilevati ogni kmq, con una densità in peso di circa 100 kg/kmq.
La parte più consistente dei rifiuti sembrerebbe depositarsi nei fondali e per il 92% si tratta di rifiuti in plastica, che sono tra i più pericolosi in quanto vengono ingeriti da cetacei, tartarughe e uccelli marini causando danni spesso letali. La frammentazione della plastica genera micro-particelle che, ingoiate dai pesci, possono arrivare fino alle nostre tavole.
Il viaggio della storica imbarcazione ambientalista terminerà il 24 ottobre e affronterà il tema della “Marine Strategy”, la direttiva UE 2008/56 sull’ambiente marino che prevede il raggiungimento del “buono stato ecologico” per le acque marine di ogni Stato Membro entro il 2020, sulla base di 11 descrittori che considerano tutti gli aspetti legati all’impatto delle attività umane sull’ambiente marino, dalla pesca insostenibile all’introduzione di sostanze inquinanti, dall’inquinamento acustico alle specie aliene.