Recuperare vecchi computer inutilizzati da aziende ed enti pubblici che verranno poi rigenerati da piccole cooperative per essere in parte venduti e per la restante parte donati alle scuole romane per integrare le aule informatiche. Questo è l’esemplare scopo del progetto “Reschool” realizzato da Legambiente Lazio insieme alla cooperativa Reware che contribuisce alla tutela ambientale prevenendo la produzione di rifiuti elettronici.
Come ha spiegato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio: «Economia circolare vuol dire riduzione dei rifiuti, riciclo e riuso dei materiali, per questo rilanciamo con forza la campagna Reschool che parla di sostenibilità, risparmio, green economy, lavoro, istruzione e socialità, in un insieme in cui tutti guadagnano dalle scuole con i pc nuovi alle aziende che evitano costi di smaltimento, dalle cooperative di recupero che possono crescere con economie sane, evitando tonnellate di rifiuti prodotti all’ambiente. Mettiamo a disposizione le nostre sedi per la consegna dei vecchi computer in attesa che la Regione Lazio e Roma Capitale creino centri di riuso dove intercettare i materiali che, invece di diventare rifiuti, possano essere risorse se reinseriti nei circuiti commerciali dell’usato».
Si tratta di una grande iniziativa che cerca di arginare diverse situazioni che affliggono la città di Roma come appunto il problema dei rifiuti e la mancanza delle risorse che hanno a disposizione le scuole necessarie all’acquisto di computer per le loro aule informatiche.
Le prime scuole a ricevere i pc rigenerati saranno quelle del IV Municipio e poi sarà la volta di tutte le altre scuole presenti nella Capitale.