La Capitale riscopre dopo sei anni uno dei suoi luoghi simbolo: l’area archeologica del Circo Massimo.
Nei giorni scorsi ha rivisto la luce, infatti, il più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità che d’ora in poi sarà visitabile da residenti e turisti a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro. I visitatori potranno così fare un vero e proprio tuffo nel passato e ripercorrere circa 2800 anni di avvenimenti storici che non hanno minato il fascino e la bellezza del sito archeologico romano, al quale si accederà passando per piazza di Porta Capena.
Una volta all’interno dell’area, i visitatori potranno accedere alle gallerie che un tempo conducevano alle gradinate della cavea, dove i senatori trovavano spazio al piano terra mentre i plebei al piano superiore. Sarà possibile quindi vedere i resti delle latrine antiche, per poi proseguire sulla strada basolata esterna ritrovata durante gli scavi, in cui spicca una grande vasca-abbeveratoio in lastre di travertino. Saranno visitabili anche alcune stanze che venivano utilizzate come botteghe per soddisfare le necessità del numeroso pubblico dei giochi: locande, negozi per la vendita di generi alimentari, magazzini, lupanari, lavanderie, ma anche uffici di cambiavalute necessari per assecondare il giro di scommesse sulle corse dei cavalli.
Quanto agli interventi condotti in questi sei anni, necessari a restituire alla città un pezzo fondamentale di storia, essi hanno riguardato la ridefinizione della zona dell’emiciclo attraverso operazioni di restauro delle strutture, il contenimento del terreno e la realizzazione di nuovi percorsi di visita con relativi impianti di illuminazione. E’ stata realizzata, inoltre, una terrazza panoramica sul margine meridionale dell’area. I confini della zona, infine, sono stati provvisti di idonea recinzione di forma semicircolare in corrispondenza dell’emiciclo.
Soddisfazione per la riapertura dell’area archeologica del Circo Massimo è stata espressa dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. «E’ importante», ha commentato l’amministratrice romana, «aver restituito alla comunità un’area così preziosa per la città dal 2009 oggetto di recupero. Tutti noi romani passandoci vicino ci chiedevamo, quando riaprirà? E oggi è un onore inaugurarla. Abbiamo votato in giunta un prezzo politico per il biglietto. Abbiamo ritenuto fondamentale che il biglietto fosse accessibile a tutti. Ringrazio chi ha reso possibile aprire questa area archeologica».