In Italia la violenza domestica è ritenuta un fatto privato della coppia da quasi un giovane su tre. Questo è quanto emerge da un sondaggio contenuto nel secondo Rapporto sulla violenza contro le donne e gli stereotipi di genere “Rosa shocking 2” curato da WeWorld Onlus insieme a Ipsos. Obiettivo di tale indagine è capire come le nuove generazioni si pongano su questi temi. Nello specifico, cresce la percentuale, dal 19% al 22%, di chi dichiara che quello che avviene in una coppia non deve riguardare gli altri. Poi il 32% dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni afferma che gli episodi di violenza vanno affrontati all’interno della mura domestiche. Inoltre, l’aspetto istintivo legato alla violenza e il raptus momentaneo è per il 25% di questa fascia d’età giustificato e legittimato dal troppo amore, o da una motivazione legata al preconcetto che le donne siano abili a esasperare gli uomini e che gli abiti succinti siano troppo provocanti, dando, quindi, alle donne la responsabilità di far scaturire la violenza.
Dati decisamente preoccupanti anche in considerazione dei numeri relativi alle violenze sulle donne in Italia, che restano decisamente allarmanti: sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subito, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Di queste soltanto l’11,8% denuncia gli abusi subiti.
Secondo la ricerca del Rapporto sugli investimenti in prevenzione nel biennio 2012-2014, è fondamentale continuare a sostenere investimenti che portino a un miglioramento della capacità di prevenzione di tale fenomeno. Nel 2013, infatti, c’è stato un investimento di 16,1 milioni, anche frutto di una forte campagna mediatica, mentre nel 2014 ci si attesta intorno ai 14,4 milioni. Un calo che mostra, secondo WeWorld Onlus, la necessità di continuare a lavorare con determinazione nella sensibilizzazione di uomini, donne e giovani.
Infine, dal Rapporto emergono anche dei risultati positivi in quanto, per la prima volta, quando si parla di prevenzione e diritti delle donne comincia a emergere l’immagine di una donna vincente, non più soltanto vittima, di cui si valorizzano le capacità psicologiche e morali.
WeWorld Onlus ormai da quindici anni aiuta in modo concreto i bambini, le donne e le loro comunità promuovendo il cambiamento e l’inclusione sociale in Italia e nel Mondo. L’associazione ha all’attivo diversi progetti, con l’obiettivo di garantire istruzione, salute e protezione ai bambini migliorando le condizioni di vita delle loro mamme.