Save The Children: “povertà economica ed educativa si alimentano”

Più di 1 adolescente su 3, in famiglie povere, non raggiunge i livelli minimi di competenze in matematica e quasi 1 su 5 in lettura. E’ questo il dato che emerge dal Rapporto di Save The Children “Illuminiamo il futuro 2030 – Obiettivi per liberare i bambini dalla Povertà Educativa”, promosso nell’ambito della Campagna “Illuminiamo il Futuro”.

Dal documento, presentato oggi, emerge che la povertà economica va di pari passo con quella educativa dei minori. I dati evidenziano, infatti, che quasi il 25% dei quindicenni è sotto la soglia minima di competenze in matematica e quasi 1 su 5 in lettura, percentuale che raggiunge rispettivamente il 36% e il 29% fra gli adolescenti che vivono in famiglie con un basso livello socio-economico e culturale: povertà economica e povertà educativa, dunque, si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione. D’altra parte, notevoli sono le carenze di servizi e opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche: solo il 14% dei bambini tra 0 e 2 anni riesce ad andare al nido o usufruire di servizi integrativi, il 68% delle classi della scuola primaria non offre il tempo pieno e il 64% dei minori non accede a una serie di attività ricreative, sportive, formative e culturali, con punte estreme in Campania (84%), Sicilia (79%) e Calabria (78%).

In particolare, il 48,4% dei minori tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro nell’anno precedente, il 69,4% non ha visitato un sito archeologico e il 55,2% un museo, il 45,5% non ha svolto alcuna attività sportiva.

Lo studio di Save The Children, oltre a fornire dati ed elaborazioni originali, lancia 3 obiettivi, ambiziosi ma realistici per eliminare entro il 2030 in Italia la povertà economica ed educativa, sull’esempio dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibili indicati dalle Nazioni Unite:

  1. Tutti i minori devono poter apprendere, sperimentare, sviluppare capacità, talenti e aspirazioni;
  2. Tutti i minori devono poter avere accesso all’offerta educativa di qualità;
  3. Eliminare la povertà minorile per favorire la crescita educativa.

«I dati che emergono dalle nostre elaborazioni rivelano un fenomeno allarmante: in Italia, una parte troppo ampia degli adolescenti è priva di quelle competenze necessarie per crescere e farsi strada nella vita», sottolinea Valerio Neri, direttore generale di Save the Children. «La povertà educativa risulta più intensa nelle fasce di popolazione più disagiate – non dimentichiamo che in Italia più di 1 minore su 10 vive in condizioni di povertà estrema – e aggrava e consolida, come in un circolo vizioso, le condizioni di svantaggio e di impoverimento già presenti nel nucleo familiare. E’ per questo che abbiamo deciso di affrontare la sfida e ci siamo dati 3 grandi obiettivi sui quali impegnarci in prima persona, chiamando all’azione tutte le forze sociali e istituzionali che operano a tutela dell’infanzia per restituire un futuro ai giovani».

Per ognuno dei 3 obiettivi, Save the Children indica target precisi per la progressiva riduzione delle differenze a livello regionale. Così, per quanto riguarda il primo obiettivo (apprendimento e sviluppo), entro il 2030 tutti i ragazzi di 15 anni dovranno raggiungere le competenze necessarie in matematica e lettura, il tasso di dispersione scolastica, attualmente al 15%, dovrà scendere sotto il 5% e tutti i minori dovranno svolgere in un anno almeno 4 attività culturali e sportive tra le 7 indicate (andare almeno una volta a teatro, musei o mostre, monumenti o siti archeologici, fare sport in modo continuativo, leggere e usare internet). Riguardo al secondo obiettivo (offerta educativa), entro il 2030 la differenza della copertura pubblica dei servizi educativi per l’infanzia tra le regioni, ora al 25%, non dovrà superare il 10%, tutte le classi della scuola primaria e secondaria dovranno offrire il tempo pieno e attività extracurricolari e garantire un servizio mensa di qualità e gratuito per i minori in povertà (oggi assente nel 40% delle scuole), tutti gli alunni dovranno essere accolti in infrastrutture adeguate per l’apprendimento e dotate di connessione a Internet veloce, oggi assente nel 28% delle scuole. Ma, soprattutto, come previsto dal terzo obiettivo (eliminare la povertà minorile) entro il 2030, il tasso di povertà assoluta dei minori, attualmente al 13,8%, dovrà essere azzerato, con l’impegno di dimezzarlo entro il 2020.

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Published by
Antonella Luccitti