«Non ho mai visto un ambiente caldo e un inverno così folle nella regione artica, il caldo era implacabile». Così ha esordito il direttore dell’NSIDC (National Snow and Ice Data Center) Mark Serreze, a cui fa eco la Nasa che con l’ultimo studio condotto parla di “minimo storico” per il ghiaccio marino Artico.
Lo scioglimento dei ghiacci ha dunque raggiunto un nuovo record negativo: le temperature dell’aria da dicembre a febbraio oscillavano da 2 a 6 gradi Celsius sopra la media, con le relative implicazioni sull’estensione del ghiaccio, che solo pochi giorni fa era di 14,52 milioni di chilometri quadrati, mentre nel 2015 di 14,54.
Secondo gli studiosi e gli addetti ai lavori l’Artico è in grave pericolo ma le notizie negative non sono finite, perché anche l’Antartico è malato. Lo mostra un rapporto pubblicato recentemente su “Nature” che spiega come l’innalzamento del livello del mare sarà il doppio di quello previsto fino a questo momento se le emissioni globali non verranno ridotte.
Questo rappresenterebbe un problema di non poco conto in particolare per le città costiere.
La situazione è tutto fuorché allegra se pensiamo che anche la Groenlandia è a forte rischio scioglimento. Per gli studiosi, gli scienziati, i ricercatori, servono soluzioni immediate, concrete e attuabili da subito.