Soltanto alcuni giorni fa scrivevamo qui che i pinguini dell’Antartide sono a rischio estinzione e spiegavamo la missione di Greenpeace.
Immaginiamoci dunque la grande sorpresa, quando, a seguito di immagini scattate da satelliti della Nasa che rivelavano la presenza di escrementi di pinguino, è stata organizzata una spedizione sulle Danger Islands, il cui arrivo è stato accolto da un’immensa colonia di pinguini di Adelia.
Le Danger Islands si trovano al largo della costa orientale della Penisola Antartica e sono uno dei luoghi più inaccessibili del nostro Pianeta: sono perennemente circondate da lastre di ghiaccio e da iceberg che rendono molto difficoltoso avvicinarsi con le imbarcazioni.
Se solo pensiamo, come avevamo segnalato anche qui, che i pinguini di Adelia hanno subito lo scorso anno una grave decimazione (sono morti circa 40.000 pulcini), la notizia di questa nuova scoperta riaccende le speranze circa la sopravvivenza della specie.
Lo studio che il dottor Tom Hart dell’Università di Oxford ha redatto insieme ai suoi collaboratori è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports e vi si legge che la colonia di uccelli marini vive sull’arcipelago da almeno 60 anni ma, data la difficoltà ad essere raggiunta, nessuno pensava che ci fosse una così ampia colonia di pinguini di Adelia. Colonia che probabilmente è stata incrementata da pinguini che vivevano altrove, emigrati alla ricerca del loro cibo, il krill, e spinti lì dai cambiamenti climatici.
Non solo: tramite immagini fornite dai droni, è stato possibile individuare ben oltre 750.000 coppie di uccelli marini e il dottor Hart cerca di raccontare stupito: «Se dovessi descriverlo a qualcuno che non l’ha visto, direi che era il più grande affollamento che si possa immaginare, c’erano centinaia di migliaia di pinguini. Assomigliava tanto alle grandi migrazioni che si vedono in televisione».
Un motivo di più perché venga approvata la creazione di un’area marina protetta al largo della Penisola Antartica e nel Mare di Weddel che includa anche l’arcipelago delle Danger Islands per permettere anche a questi pinguini con i loro piccoli di rimanere indisturbati.