Per dare risposta al bisogno di accoglienza dei minori e delle loro famiglie pochi giorni fa, presso la Fondazione Cariplo, è stata inaugurata virtualmente a Roma, per motivi di riservatezza e tutela dei bimbi accolti, la nuova clinica Family House dell’Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini.
«La Family House», racconta Valentina Bresciani, responsabile delle strutture di accoglienza di AiBi, «offre servizi a 360° a sostegno della famiglia e dell’accoglienza di minori e mamme in difficoltà. È un progetto unico in Europa proprio perché racchiude in un solo edificio tutte le risposte per accompagnare, insieme ai servizi sociali, le mamme in difficoltà, prevenendo così l’abbandono dei bambini».
L’innovativa struttura è stata creata grazie a sostenitori come Fondazione Cariplo, Artsana, L’Oréal, Ikea, Hotpoint, Linklaters, Subito.it, Terna, UPS, che hanno scelto di fare rete per fronteggiare il fenomeno dell’abbandono e per prevenire ogni forma di violenza di cui troppo spesso sono vittime proprio giovani mamme con i loro bambini.
In Italia ogni anno circa 3mila neonati vengono rifiutati al momento della nascita, come si legge in una nota congiunta di Fondazione Cariplo e Amici dei Bambini, e di questi solo 400 vengono salvati perché abbandonati al riparo e nella sicurezza degli ospedali, degli altri si perde traccia o la si ritrova troppo tardi. Per contro, il numero di famiglie disponibili all’affido e all’adozione è in continuo calo. Si tratta di dati allarmanti ed è proprio in ragione di questo che nasce la Family House per prevenire tale fenomeno attraverso una serie di interventi sinergici quali: una Culla per la Vita; due Comunità Mamma-Bambino; un appartamento di Semi Autonomia; un Appartamento di Alta Autonomia, un consultorio familiare e centro Servizi per le Famiglie; un Centro di Formazione per Famiglie e Operatori; uno Spazio neutro per l’incontro tra i bambini e le famiglie d’origine e una Foresteria per i volontari Ai.Bi e le famiglie bisognose d’aiuto. Un’iniziativa unica e ambiziosa che si spera possa ridurre l’abbandono dei minori e spronare per la creazione di altre strutture che possano accogliere questi bimbi insieme alle loro mamme.