Caldo e siccità stanno mettendo in ginocchio l’Italia. E anche i forti temporali registrati al Nord in queste ultime ore non aiutano affatto, dal momento che per rigenerare la terra servirebbero piogge meno forti e più durature. Per non parlare del Sud, dove la colonnina di mercurio resta a livelli record e il sole splende alto nel cielo senza lasciare spazio alle nuvole. Attualmente sono quindi tre le regioni in codice rosso (Sardegna, Emilia Romagna e Toscana hanno dichiarato lo stato di emergenza per siccità), ma c’è massima allerta anche in tutte le altre regioni dove i fiumi e i laghi sono quasi a secco, a cominciare dal Po, dal Piave e dal Lago di Bracciano.
Il problema principale è che siccità equivale a dire danni ingenti all’agricoltura, uno dei settori economici più importanti della Penisola, e rischio incendi alle stelle, anche per mano di piromani. Nel 2016 su 47.926 ettari di superfici andate in fumo ben 27.728 ettari di territorio sono bruciati a causa di roghi dolosi: circa il 60%. Al problema dei cambiamenti climatici e dell’emergenza siccità, si aggiunge quello del sistema idrico che fa acqua da tutte le parti.
Se non possiamo certamente risolvere i problemi mettendoci a fare la danza della pioggia, nel nostro piccolo ognuno di noi può contribuire quanto meno a non sprecare questo bene prezioso. In che modo? Qualche consiglio arriva da Utilitalia (Federazione che riunisce le Aziende operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas) che ha stilato un vademecum con dei pratici consigli per risparmiare anche decine di migliaia di litri di acqua l’anno.
1) Avvitare un “frangigetto” al rubinetto: questo miscelatore acqua/aria consente un risparmio 6-8 mila litri anno.
2) Riparare rubinetti o water che perdono e che possono arrivare a sprecare anche 100 litri al giorno.
3) Scegliere uno scarico WC con pulsanti a quantità differenziate o direttamente una manopola di apertura e chiusura: risparmio ottenibile, 10-30mila litri all’anno.
4) Preferire la doccia al bagno in vasca: in doccia il consumo è di 40-60 litri di acqua, per una vasca è di due o tre volte superiore.
5) Quando ci si lavano i denti o ci si rade, evitare di tenere aperto il rubinetto: risparmio, 5mila litri anno.
6) Mettere in funzione gli elettrodomestici solo a pieno carico, così si risparmiano 8-11mila litri anno e si risparmia anche energia elettrica.
7) Lavare l’auto solo quando necessario e utilizzando il secchio anziché il tubo. Si potranno risparmiare oltre 100 litri di acqua a lavaggio.
8) Innaffiare le piante e gli orti alla sera, quando le perdite per evaporazione sono ridotte: risparmio 5-10 mila litri anno.
9) L’acqua della pasta o del riso è ottima per innaffiare le piante: risparmio 1400 – 1800 litri all’anno.
Sul tema anche Legambiente ha elaborato una serie di proposte strutturate per una gestione sostenibile dell’acqua e del servizio idrico:
Agricoltura Sul fronte agricoltura occorre pensare a una riconversione del sistema di irrigazione dei terreni agricoli (quasi totalmente fondato sulla modalità ad aspersione o a pioggia) puntando a sistemi di microirrigazione e a goccia, che possono garantire almeno il 50% del risparmio di acqua utilizzata e rivedere completamente il sistema di tariffazione degli usi dell’acqua, con un sistema di premialità e penalità che valorizzi le esperienze virtuose. Occorre poi ragionare sugli scenari futuri di riconversione agricola verso colture meno idroesigenti, o comunque adeguate alle condizioni climatiche e alle disponibilità idriche del territorio. Riuso dell’acqua Occorre praticare il riutilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura, così come nell’industria. Ma per farlo è ormai urgente modificare il decreto del Ministero dell’ambiente n. 185/2003 sul riuso dell’acqua.
Risparmio ed efficienza Sul piano della gestione della risorsa è necessario che le Regioni mettano in campo politiche indirizzate verso il risparmio e l’efficienza nell’uso dell’acqua.
Controlli Occorre, inoltre, rendere sempre più efficace il sistema dei controlli preventivi da parte degli enti locali e di quelli repressivi da parte delle forze dell’ordine, dei prelievi abusivi di acqua dalle aste fluviali e dalle falde, così come occorre aggiornare il censimento dei pozzi di prelievo idrico ed irriguo. E’ fondamentale ammodernare gli acquedotti per ridurre le perdite delle reti di distribuzione e gli sprechi nel trasporto della risorsa idrica. Altro problema riguarda poi le perdite delle reti di distribuzione.
Sostenibilità in edilizia Molti comuni già lo stanno facendo obbligando e/o incentivando azioni come le cassette w.c. a doppio scarico e l’utilizzo dei riduttori di flusso. Una buona pratica che fa bene e che andrebbe replicata su tutto il territorio. Mettere in pratica azioni per il risparmio della risorsa idrica nelle case (attraverso la raccolta della pioggia e la separazione, trattamento e riuso delle acque grigie), così come nelle attività industriali e agricole, e adottare dei regolamenti edilizi per la riqualificazione degli edifici anche dal punto di vista idrico.