Il nostro Paese è diviso in due per quanto concerne i temi come la sicurezza, il lavoro, l’ambiente, l’impegno civico e i redditi. Vi sono delle notevoli distanze tra le varie regioni che compongono la nostra Penisola. A rilevarlo è l’ultimo report realizzato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) che analizza la disparità interna ai principali Paesi dell’area.
Il report esamina undici parametri quali: reddito, lavoro, educazione, salute, sicurezza, ambiente, casa, soddisfazione di vita, impegno civico, comunità e servizi.
Dal rapporto dell’Ocse emerge che la differenza di reddito rappresenta uno dei principali elementi di disuguaglianza negli Stati avanzati, insieme ai temi che concernono la casa, la sicurezza e la qualità dell’ambiente.
Nelle aree più ricche e più povere dei Paesi Ocse la differenza di reddito pro capite disponibile è aumentata dell’1,5% annuo tra il 2000 e il 2013, con le maggiori spaccature verificatesi in Repubblica Slovacca, Australia, Repubblica Ceca e Canada.
Per quanto riguarda invece gli aspetti positivi, essi interessano l’educazione e la possibilità di accedere a internet, parametri per i quali si è riusciti ad assicurare una maggiore equità tra i cittadini.
I cantoni svizzeri vengono premiati come i luoghi della soddisfazione di vita, mentre gli Stati Uniti insieme all’Estonia e al Messico presentano i gap maggiori nella salute.
Sul fronte italiano, è possibile notare come il nostro Paese si posiziona, insieme al Belgio, alla Spagna e alla Turchia, come una delle patrie delle disuguaglianze per il lavoro con una differenza di 20 punti percentuali tra le regioni con i maggiori e minori tassi di disoccupazione.
Inoltre sempre per quanto concerne l’Italia, in cinque casi su undici può vantarsi di portare almeno una regione nel 20% delle migliori classificate, ma ci sono sei voci in cui il nostro Paese porta almeno un esempio nel peggiore 20%. Sul tema sicurezza l’Italia rileva la più grande distanza dell’area Ocse, con la Valle d’Aosta che si classifica nell’1% delle regioni più sicure e la Sicilia che si colloca nel 10% delle regioni più pericolose.