Ieri la redazione si è occupata del XIV Rapporto di Cittadinanzattiva su Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola, soffermandosi in modo particolare sui gravi ritardi in materia di accessibilità che determinano una forte penalizzazione per gli alunni disabili.
Non va meglio sul versante della sicurezza e dello stato strutturale degli edifici. Pochissime le scuole progettate secondo la normativa antisismica o che dispongono di adeguata certificazione; molti edifici presentano lesioni strutturali e distacchi di intonaci; pochi gli interventi di manutenzione, in genere effettuati con grande ritardo rispetto alle richieste e alle necessità; spesso inesistenti i certificati di agibilità; del tutto disomogenea nelle diverse regioni italiane la presenza del Documento di valutazione rischi e del Piano di Emergenza; le palestre sono assenti in una scuola su due e per la mensa in un caso su quattro si utilizzano locali impropri.
“Nel 28% delle scuole a più piani, non sono presenti scale di sicurezza. Non ci sono uscite di sicurezza sui corridoi nel 18% degli istituti. Altrettanto assenti le porte anti panico: mancano nell’82% dei bagni, nell’80% delle aule e delle biblioteche, nel 37% delle mense e nel 33% delle palestre. Solo una scuola su tre presenta vetrate conformi a quanto prevede la legge. Gli impianti elettrici sono completamente a norma soltanto in un’aula su quattro e nel 12% delle mense. L’impianto antincendio risulta a norma o in avanzato stato di adeguamento nel 43% delle scuole”.
Ma il resoconto del Rapporto non sarebbe completo se non si desse conto anche delle proposte avanzate. Per dar modo ai lettori di Felicità Pubblica di conoscere con precisione i suggerimenti di Cittadinanzattiva di seguito riportiamo il relativo capitolo.
Chi volesse consultare la sintesi del Rapporto può farlo alla pagina http://www.cittadinanzattiva.it/files/primo_piano/scuola/ABSTRACT_XIVRAPPORTOSCA.pdf.
Le nostre proposte
#scuolatrasparente
Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica. E’ on line da un anno. I dati, però, rispetto a quella data non sono stati aggiornati né sono stati inseriti quelli mancanti, come le certificazioni di agibilità statica, igienico-sanitaria e prevenzione incendi, annunciati per gennaio 2016. Chiediamo che vengano resi noti i tempi ed i costi di questa importante ed innovativa operazione di messa a punto della Nuova Anagrafe dell’edilizia scolastica.
App edilizia scolastica. Da giugno 2016 è scaricabile e dovrebbe servire per conoscere tutte le risorse stanziate, gli interventi previsti e in corso, Comune per Comune, in materia di edilizia scolastica, prevedendo per l’utente la possibilità di inviare commenti o segnalazioni. Ad oggi, però, la App si presenta scarsamente utile in quanto mostra esclusivamente il dato aggregato relativo ai finanziamenti stanziati. Chiediamo che venga comunicato quando sarà resa funzionante per le finalità per cui è stata progettata, perché diventi davvero uno strumento conoscitivo prezioso e di facile utilizzo.
Accesso civico ai documenti delle strutture scolastiche. Chiediamo che si monitori, attraverso l’Open Government Forum, l’effettiva applicazione delle norme in materia di accesso civico e accesso generalizzato agli atti da parte dei cittadini e delle loro associazioni; si faccia un vero investimento sulla formazione dei dipendenti della PA che dovranno applicare le nuove norme, anche avvalendosi dell’esperienza e del Know how di organizzazioni civiche come Cittadinanzattiva.
#ascuoladisicurezza Chiediamo che la Giornata nazionale della sicurezza delle scuole (promossa da 13 anni da Cittadinanzattiva e dallo scorso anno istituzionalizzata con la Legge della “Buona Scuola”) conservi il suo valore principale di “contenitore” di pratiche, di addestramento, di formazione, di diffusione di materiali informativi per lo sviluppo della cultura della sicurezza e della salute. Per questo, in accordo con tutti i soggetti a vario titolo interessati, sulla base di competenze ed esperienze dimostrate, in sede di Osservatorio dell’Edilizia Scolastica dovrebbe essere varato un piano della attività da proporre alle scuole, mettendo a sistema tutto ciò che già si fa ad opera di Cittadinanzattiva, con il contributo di istituzioni pubbliche di rilievo, come il Dipartimento della Protezione Civile, il Ministero dell’Istruzione e con il sostegno di altri soggetti pubblici e privati.
#scuolavandalizzata
Di fronte all’aumento inarrestabile di episodi di vandalismo, occorre intervenire su più fronti. All’interno delle scuole, attraverso l’estensione degli orari e dei periodi di apertura, l’aumento di offerta di strutture e servizi, la realizzazione di progetti di cittadinanza attiva con il coinvolgimento degli studenti nella cura e nella manutenzione degli spazi comuni, nell’assunzione di responsabilità, nel rispetto delle regole e nell’applicazione di sanzioni soprattutto di utilità sociale, ecc.; all’esterno di esse, chiediamo agli enti proprietari di investire nel potenziamento dei sistemi di illuminazione di tutta l’area interessata dell’edificio scolastico; nell’installazione di recinzioni e di sistemi di video sorveglianza; nel garantire un coinvolgimento “preventivo” di Polizia e Vigili Urbani nel lavoro di vigilanza, ecc.
#scuoladisalute
In attesa che tutte le scuole si trasformino in spazi aperti e modulabili, ribadiamo l’obbligo di rispettare il numero di alunni per classi, di uscite di sicurezza sui corridoi e in prossimità di ambienti comuni, secondo la normativa anti incendio, di rispetto delle norme igienico-sanitarie dei locali come le mense scolastiche, e dello spazio vitale per ciascuno studente. Chiediamo, inoltre, che vengano eliminati da subito tutti i prodotti cosiddetti “Junk food” dai distributori automatici di snack e bibite nelle scuole e inseriti solo prodotti freschi, naturali, biologici, integrali, in attesa che si emani un’apposita legge; si metta mano una volta per tutte, alla revisione delle linee guida in materia di somministrazione dei farmaci a scuola per evitare il “fai da te” delle scuole; si preveda l’obbligo di installazione in tutte le scuole di distributori di sapone, di asciugamani e di carta igienica, utilizzando il fondo per le spese di funzionamento delle scuole; si incrementino gli interventi per il risanamento e/o la creazione di spazi verdi, cortili, orti nelle scuole, anche attraverso il rifinanziamento del programma denominato #scuoleaccoglienti.
#occhioalsolaio
Questo provvedimento è stato fortemente voluto e richiesto da Cittadinanzattiva da diversi anni. Chiediamo che si prosegua nel rifinanziare il filone suddetto sia per l’importanza che riveste in chiave preventiva, sia per rispondere all’enorme richiesta pervenuta dagli enti locali (più di 13.000 domande) che risulterebbe altrimenti inevasa.
#scuolabella
Su questo filone, in tre diversi blocchi, sono stati investiti 505 milioni di euro riguardanti gli interventi di decoro e di piccola manutenzione. Abbiamo più volte sostenuto come questi interventi (17.815 interventi di cui 13.489 conclusi), pure importanti per rendere più belli e accoglienti gli ambienti scolastici, poco hanno a che fare con la sicurezza degli edifici scolastici e devono essere considerati ordinari. Chiediamo che questo filone di spesa venga chiuso ma che contemporaneamente si trovi un’adeguata collocazione contrattuale agli ex lavoratori socialmente utili utilizzati e si garantisca lo svolgersi regolare delle attività non solo di piccola manutenzione ma anche di pulizia quotidiana degli ambienti scolastici.
#scuolaofabbrica
Chiediamo un regolamento attuativo della legge 81/2008 per l’ambito scuola, che non può continuare ad essere omologato agli altri luoghi di lavoro, come la fabbrica. Occorre rivedere il percorso formativo previsto sia per i Dirigenti scolastici che per il Responsabile del Sevizio di Prevenzione e Protezione oltre che per tutte le altre figure individuate in materia di sicurezza, ridefinendo con chiarezza ruolo, funzioni, obblighi e responsabilità di ognuno e adeguando i compensi alle responsabilità assunte.
#scuolainappalto
Chiediamo che l’Anac metta a punto e diffonda prima possibile sia le linee guida che i contratti tipo in materia di appalti; si limiti al massimo la discrezionalità negli appalti fuori gara a favore dell’adozione di bandi con gare anche per importi inferiori a quanto previsto dalla normativa attuale: si garantisca la presenza delle organizzazioni civiche e dei soggetti, come ad esempio le Commissioni mensa, in ogni fase del procedimento; vengano pubblicati on line le procedure e i capitolati di appalto, i bilanci dei lavori svolti e delle forniture; si incentivi la possibilità di segnalazione da parte del personale dipendente di eventuali reati commessi nello svolgimento di gare di appalto di lavori, servizi, prodotti.