La buona strada, ripartiamo dal cibo: è quest il nome della campagna di crowdfunding lanciata da Slow Food Italia sulla piattaforma Produzioni dal Basso con l’obiettivo solidale di provare a ricostruire il tessuto economico delle zone terremotate del Centro Italia.
L’iniziativa, approdata sul web lo scorso 7 luglio e che andrà avanti fino al 31 ottobre, punta a raccogliere 80mila euro per rimettere in moto l’economia locale fatta soprattutto di agricoltura e allevamento. La buona strada vuole, infatti, dotare ciascuna regione interessata dal terremoto di mezzi che garantiscano la produzione e il ripristino della filiera delle produzioni agricole locali. In che modo? Attraverso le seguenti attività: un “negozio mobile” – collegato a un punto vendita collettivo – nel Comune di Cittareale, che coinvolgerà anche Accumoli e Amatrice in Lazio e Cascia in Umbria; un caseificio su quattro ruote in Abruzzo, dotato di un laboratorio attrezzato per permettere a una ventina di allevatori, che hanno subito perdite e danni nell’area del cratere aquilano, di riprendere la produzione, lavorando direttamente il proprio latte; un mercato agricolo e un negozio mobile a sostegno di contadini e allevatori del Piceno, nella cittadina di Comunanza nelle Marche pronto a raggiungere, in determinati periodi dell’anno, anche le zone costiere della regione.
«Noi di Slow Food Italia abbiamo incontrato contadini, allevatori, sindaci e abitanti del nostro Appennino che tenacemente resistono e non vogliono lasciare i borghi e le attività, contando sulla ricostruzione e sulla nascita di nuove opportunità», sottolinea Sonia Chellini, vicepresidente di Slow Food Italia, «ma con parametri ben chiari: riconoscere il valore del territorio con le sue fragilità e le bellezze che vanno tutelate e garantite a partire dalle relazioni sociali e dal senso di comunità. L’obiettivo è ambizioso, ma insieme possiamo essere protagonisti di un piccolo cambiamento, della possibilità di alimentare piccole, ma importanti, speranze. E allora sì che sarà un grande risultato».
Il progetto lanciato nei giorni scorsi è solo il primo di una lunga serie di iniziative che vedranno collaborare Slow Food con Produzioni dal Basso con l’obiettivo di portare, in Italia e nel mondo, i valori dell’enogastronomia buona, pulita e giusta, delle tradizioni territoriali e del rispetto degli ecosistemi attraverso il crowdfunding.
«Da tempo collaboriamo con Slow Food mettendo a disposizione la nostra esperienza e i nostri strumenti per la raccolta online costruendo un rapporto di fiducia e partnership basato su obiettivi e ideali comuni», afferma Angelo Rindone, amministratore delegato e fondatore di Produzioni dal Basso e Folkfunding. «Quindi oggi siamo molto contenti e orgogliosi di poter ospitare il network di crowdfunding su Produzioni dal Basso».
Produzioni dal Basso e Slow Food anticipano, infine, che la prossima campagna di raccolta fondi, che partirà a settembre per concludersi a dicembre, sarà una manifestazione mondiale di sensibilizzazione sul cambiamento climatico e sugli stili di vita e le pratiche agricole che possono migliorare il futuro del pianeta.