Lo smartphone ormai sembra essere diventata un’appendice della nostra mano, anche piuttosto pericolosa alle volte dal momento che sono in molti ad utilizzarlo in maniera poco prudente alla guida dell’automobile, quando si attraversa la strada, insomma quando bisognerebbe restare concentrati.
Ora un dato piuttosto sconcertante arriva da uno studio condotto da Counterpoint Research secondo il quale la metà degli utenti in possesso del telefonino lo utilizza in media 5 ore al giorno che diventano addirittura 7 per una persona su quattro.
La giornata è composta da 24 ore e su questo saremo tutti d’accordo; 8 ore, qualcuno 7 magari, le trascorriamo a dormire ed è giusto e inevitabile. Altre 10 servono tra lavoro e spostamenti vari. Una semplice sottrazione – 24 meno 18 – come risultato dà 6. Sei ore di tempo libero di cui 5 vengono utilizzate dalla metà degli utenti che possiedono uno smartphone per il tempo libero. Se di queste 6 ore restanti, 5 ne utilizziamo tenendo in mano il telefono capiamo facilmente che l’ora restante è davvero ridicola per potersi dedicare alla famiglia, agli affetti, alla socialità, alla naturale esigenza di coltivare interessi personali.
Qualcuno osserverà giustamente che all’uso dello smartphone sono legate funzioni importanti come la socialità. Vero: l’apparecchio serve per le telefonate o per i messaggi destinati ai nostri affetti. Peccato però che lo studio evidenzi come la maggior percentuale di utilizzo venga invece impiegata per i giochi o per i social network.
Lungi dall’essere bacchettoni, ognuno sceglie di utilizzare il proprio tempo come meglio crede. Però una riflessione appare doverosa: quando a farlo sono ragazzi giovani o studenti, questo dato non può non destare un minimo di preoccupazione. Comunicazione è anche usare lo smartphone, ma può ridursi solo a questo? Occorre riflessione e quel tempo che forse non abbiamo per abbozzare una risposta.