Social Impact Agenda per l’Italia trova il suo fondamento costitutivo nella volontà di offrire nuove risposte a vecchi e nuovi bisogni, nel perimetro ampio delle sfide sociali: salute, disabilità, conciliazione vita-lavoro, nuove forme dell’abitare, esclusione sociale, migrazione, accoglienza, educazione, invecchiamento della popolazione, cooperazione internazionale, valorizzazione del patrimonio culturale e gestione collaborativa dei beni comuni.
Una lunga fase di recessione, la persistente asimmetria nella distribuzione della ricchezza, l’arretramento delle politiche di welfare, insieme all’emergere di nuove grandi sfide sociali e alla disponibilità di nuove tecnologie e conoscenze per affrontarle, determinano uno straordinario sistema di opportunità per la generazione di nuove iniziative imprenditoriali che incorporino costitutivamente e congiuntamente la generazione di valore economico e sociale.
Tale sistema di opportunità è particolarmente rilevante per le ipotesi di sviluppo del nostro Paese, in ragione della suo straordinario patrimonio di cooperazione, mutualismo, volontariato, modelli di imprenditorialità sociale. Un potenziale di generazione di valore che troverà realizzazione quanto più le forme tradizionali di impresa sociale sapranno affiancarsi a nuove forme ibride (profit-non- profit) ed evolvere in modelli imprenditoriali capaci di innestarsi virtuosamente nei paradigmi economici emergenti, quali l’economia dell’inclusione, circolare o collaborativa.
Un modello di imprenditorialità sociale che comprende modelli di impresa innovativi in cui si incontrano la sostenibilità economica e l’impatto sociale, nella convergenza di un sistema di principi molto chiari: una missione orientata all’impatto, un patrimonio non alienabile, una distribuzione limitata degli utili, una governance multistakeholder a tutela dell’interesse generale.
La nuova imprenditorialità sociale ha già dimostrato di saper trovare, in molti settori, soluzioni innovative, efficienti e spesso efficaci a molti problemi complessi. La sfida è quella di scalare questa capacità di rispondere ai bisogni massimizzando l’impatto sociale ed intercettando il maggior numero possibile di potenziali beneficiari. La scalabilità dell’iniziativa imprenditoriale sociale è un problema particolarmente complesso, in ragione di alcune caratteristiche specifiche di questa nuova forma di impresa. Tra le risorse critiche, particolarmente centrale è il ruolo della finanza per l’impresa sociale. In risposta a questo bisogno, si è andato sviluppando, a livello globale, il nuovo mercato degli investimenti a impatto sociale, nel quale operatori tradizionali o specializzati offrono nuovi strumenti finanziari che perseguono intenzionalmente e congiuntamente impatto sociale e rendimento finanziario e che sono quindi particolarmente coerenti con le necessità di crescita della nuova imprenditorialità sociale.
In questa prospettiva, l’Associazione Social Impact Agenda per l’Italia, anche grazie alla sua natura plurale, intende contribuire a sviluppare in Italia l’ecosistema degli investimenti ad impatto sociale come strumento che può essere agito per sostenere e rafforzare le imprese sociali. Gli investimenti ad impatto sociale si basano sull’assunto che i capitali privati possano intenzionalmente contribuire a creare impatti sociali positivi e misurabili e, al tempo stesso, rendimenti economici.
Social Impact Agenda per l’Italia nasce dall’esperienza condivisa in seno alla Taskforce sugli investimenti ad impatto sociale, promossa dalla Presidenza britannica del G8 nel 2013. Nel luglio 2015, la Taskforce ha formalmente concluso le sue attività trasformandosi nel Comitato internazionale, il Global Social Impact Investment Steering Group (GSG) per dare un ulteriore slancio agli investimenti ad impatto sociale. Per oltre due anni, operatori del settore, imprese sociali, investitori, centri di ricerca, realtà produttive, istituzioni pubbliche hanno avuto modo di confrontarsi sul ruolo e le potenzialità degli investimenti ad impatto sociale nella prospettiva dell’innovazione e delle radicali trasformazioni che interessano le società contemporanee. Anche grazie al lavoro della Taskforce, gli investimenti ad impatto sono usciti dal cono d’ombra degli specialisti, per divenire un tema di policy rilevante per i Governi e gli attori istituzionali.
La contaminazione di pratiche, esperienze e competenze che hanno dialogato all’interno dell’Advisory Board italiano ha contribuito a sviluppare un confronto aperto e fecondo tra operatori del terzo settore, imprese, intermediari ed istituzioni finanziarie. Da questo contesto sono emerse 40 raccomandazioni contenute nel Rapporto “La finanza che include” che rappresentano una sintesi alta: un programma articolato che non si limita a proporre dei cammei normativi ma ha l’ambizione di contribuire a realizzare in Italia un nuovo ecosistema che possa favorire la crescita dell’imprenditorialità sociale e creare valore condiviso.
L’Associazione si propone quindi di offrire una piattaforma di dialogo e confronto che dia continuità all’esperienza dell’Advisory Board, monitorando i progressi fatti rispetto alle raccomandazioni elaborate ed al fine di facilitare la produzione e lo scambio di conoscenze atte a stimolare lo sviluppo del mercato degli investimenti ad impatto sociale.
Social Impact Agenda per l’Italia è uno spazio libero di sperimentazione e innovazione, aperto alla partecipazione di tutte le organizzazioni che condividono la stessa curiosità. Al medesimo tempo, siamo persuasi che il lavoro di advocacy, di riflessione e di elaborazione non sia affatto concluso. Il faticoso cammino della riforma dell’impresa sociale mette in evidenza la necessità di proseguire un’attività di sollecitazione e proposta.