Un rapporto presentato al segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon dimostra che una conversione del sistema di trasporti a livello globale in un sistema “sostenibile” aumenterebbe il Pil globale di circa il 4,7% .
Maggiori investimenti in trasporto più verde e sostenibile di fatto richiederebbero un esborso annuo di circa 2.000 miliardi di dollari che, in realtà, corrispondono all’importo stanziato attualmente (che va da 1.400 a 2.100 miliardi), ma che permetterebbe di risparmiare, entro il 2050, circa 70.000 miliardi di dollari.
Il rapporto è stato costruito da un gruppo consultivo di alto livello che comprende rappresentanti di diversi settori, da quello aereo a quello ferroviario, stradale, delle industrie marittime, del pubblico e di varie associazioni. È intitolato Mobilizing Sustainable Transport for Development e riporta appunto come terminal portuali adeguati e integri, aeroporti ben pianificati con strade adeguate e regolamenti efficienti ai valichi di frontiera, promozione di tecnologie avanzate di trasporto sostenibile, l’aumento dei finanziamenti per lo sviluppo internazionale potrebbero apportare grandi benefici.
Sempre secondo il rapporto, un trasporto sostenibile può permettere risparmi di carburante, ma soprattutto costi più bassi, un minore inquinamento atmosferico, può contribuire alla creazione di posti di lavoro, alla riduzione della povertà e naturalmente combattere il cambiamento climatico.
Martin Lundstedt, amministratore delegato di Volvo Group e co-presidente del gruppo consultivo, ha dichiarato all’agenzia cinese di stampa Xinhua che la crescita del Pil è strettamente legata alla logistica e che soprattutto il trasporto su strada richiede innovazione in tecnologie come la mobilità elettrica, automazione e soluzioni di efficienza energetica, il più pulita possibile.
Esistono già oggi voli a biocarburante, come afferma Nancy Young, vice-presidente di Airlines for America, per linee aeree commerciali e i biocarburanti potranno portare gradualmente benefici all’industria per la lotta alle emissioni di gas serra.
Le statistiche del’Onu dimostrano come, al momento, il settore trasporti sia responsabile di circa il 23% di emissioni di gas serra, ma non solo: ogni anno 1,24 milioni di persone muoiono in incidenti stradali e ben 3,5 milioni muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento provocato da questo settore.
Probabilmente a noi italiani che leggiamo vengono in mente le nostre strade inevitabilmente invase dai tir e la contrapposizione di una rete ferroviaria che viene poco e male utilizzata per la logistica. Ma non è mai troppo tardi.