Rigenerazione urbana e promozione della cultura. Sono questi i due pilastri su cui si fonda Ketos, il nuovo centro euromediterraneo del mare e dei cetacei che nascerà presto a Taranto. L’iniziativa prevede il recupero di Palazzo Amati, già sede di Maricoltura, dove dallo scorso 7 giugno sono iniziati i lavori di riqualificazione di questo palazzo storico che si trasformerà in un vero e proprio “tempio” del mare dove grandi e piccini potranno immergersi per conoscere più da vicino anche i cetacei. Non un semplice museo, però, ma un centro di ricerche a tutti gli effetti sui cetacei, con il vantaggio di essere fruibile anche dal grande pubblico. L’idea innovativa consiste proprio nel trasformare un’attività di studio in un attrattore turistico con visite guidate e con il coinvolgimento diretto nelle attività di studio.
Chiunque visiterà Keros, infatti, potrà trasformarsi in un ricercatore per un giorno per conoscere meglio il mare e i suoi abitanti, ma soprattutto per imparare ad amarlo e rispettarlo di più. Grazie a strumentazione hi-tech e a percorsi sensoriali di ultima generazione, il centro offrirà al pubblico un’area museale, un’area di offerta di servizi turistici, uno spazio per le start up e per l’imprenditoria sociale, una biblioteca virtuale interamente dedicata al mare. Il centro, inoltre, ospiterà Officine Amati, spazio di innovazione sociale e imprenditoriale collegate alla nascita delle manifatture Amati.
L’obiettivo del progetto è anche quello della rigenerazione urbana e sociale della Città Vecchia, volta al rilancio del turismo e dell’economia del quartiere.
Il progetto è realizzato da Jonian Dolphin Conservation di Carmelo Fanizza, in qualità di capofila, con il patrocinio del Comune di Taranto e la collaborazione delle associazioni Terra, Manifesto della Città Vecchia e del Mare, Marco Motolese, Comunità Emmanuel, Teatro Crest. La realizzazione di Ketos sarà possibile grazie al finanziamento ottenuto nell’ambito del bando “Il Bene torna ad essere comune” promosso da Fondazione Con il Sud.