
Ci sono anche 3 progetti italiani tra i finalisti del Climate Launchpad, la principale competizione europea dedicata agli imprenditori delle tecnologie sostenibili.
Si tratta di: ZeroPet, sviluppato dalla startup Recyclinnova di Cosenza che mira a ridurre la quantità di plastica nelle discariche e a convertire gli scarti in materiale pregiato; Tortellino Hpc, nato a Bologna come spinoff della società di servizi bolognese Sertec, che ha ideato un liquido vegetale non tossico che permette di raffreddare computer da supercalcolo con un basso impatto ambientale, riducendo i consumi energetici dei data center; Maded, creazione della startup romana Ynnovative environment solutions, è un digestore anaerobico in microscala studiato per aiutare le fattorie ad abbassare la bolletta grazie alla produzione di energia pulita.
I tre progetti italiani sono arrivati in finale dopo essere stati selezionati tra 700 imprenditori “cleantech” arrivati da tutta Europa. Il percorso di selezione è durato quattro mesi e si è sviluppato prima sul piano nazionale e poi su quello europeo. Primo classificato nella competizione europea, che si è chiusa il 4 settembre, è il progetto norvegese DesertControl, che grazie all’uso delle nanotecnologie trasforma i deserti in terre fertili. Seconda sul podio l’islandese Arctus, con un sistema per produrre alluminio in modo sostenibile. Terza l’estone ReLaDe, con una lavatrice che funziona senza detergenti. Oltre ad avere ricevuto un premio in denaro, le tre startup premiate potranno partecipare al programma Climate-Kic accelerator, iniziativa europea che aiuta concretamente gli imprenditori a sviluppare le loro innovazioni durante un percorso di 12 mesi.
«La finale europea del ClimateLaunchpad», afferma Frans Nauta, fondatore del premio, «è stata un evento straordinario. Oggi, startup da tutta Europa stanno mandando un chiaro messaggio ai negoziati della Conferenza sul clima di Parigi: bisogna investire sugli imprenditori per contrastare i cambiamenti climatici. È l’unica grande opportunità di business per il ventunesimo secolo».