Il sisma che nei giorni scorsi ha raso al suolo diversi paesi del reatino e dell’ascolano, tra cui Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto e Arquata, ha coinvolto molti bambini presenti nei paesini montani in vacanza con genitori e nonni. Molti purtroppo sono rimasti sotto le macerie, come la piccola Marisol di 18 mesi, o Giulia di 8 anni, o i gemellini di 7 anni Andrea e Simone. Ma fortunatamente tanti giovani sorrisi non sono stati spezzati dalla furia della sisma e per loro adesso inizia una fase molto delicata in cui genitori, parenti, amici ed esperti dovranno lavorare intensamente per restituire ai piccoli un po’ della serenità perduta in quei due lunghissimi minuti, alle 3.36.
Per questo motivo Telefono Azzurro, che già dalle prime ore dopo il sisma si è attivato in collaborazione con la Protezione Civile per dare sostegno in loco ai bambini terremotati (presente anche un centro di Save The Children, ha fornito una serie di consigli utili per chiunque abbia a che fare con i bambini nel periodo del post terremoto.
«L’impatto sui bambini di un evento traumatico come il terremoto che ha scosso il Centro Italia è particolarmente forte», ha dichiarato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile. «Molti di loro si trovano a dovere affrontare sensazioni prima sconosciute, come la paura, il lutto, la perdita della casa e delle proprie abitudini, la vista di immagini drammatiche. È normale, in queste situazioni, provare paura intensa, senso di impotenza, di angoscia, di confusione che possono però scomparire in breve tempo, grazie anche al supporto e alla vicinanza di persone affettivamente importanti. Primi fra tutti i genitori».
Ecco, dunque, alcuni consigli per aiutare a gestire il trauma di bambini e adolescenti:
In particolare, per genitori di piccoli fino a 6 anni:
Per i bambini delle scuole primarie:
Per preadolescenti e adolescenti: