Nel 2015 sono aumentate le segnalazioni di abuso a sfondo sessuale nei confronti dei minori. Questo quanto sostenuto da Sos Telefono Azzurro onlus, nel nuovo dossier in previsione di oggi che è la Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia.
All’interno del documento sono presenti tutti i dati aggiornati che fanno riferimento alle segnalazioni raccolte dalle linee di ascolto 1.96.96, 114 Emergenza Infanzia e il servizio chat-line.
Solo l’anno passato le linee dell’associazione hanno registrato 4.724 richieste di aiuto da parte di bambini e adolescenti. Il 5% di queste riguardavano situazioni di emergenza per chiari abusi a sfondo sessuale. Il primo dato evidente è una forte crescita rispetto agli anni passati, resa ancora più palese dalle numerose segnalazioni ricevute dal 114 riguardanti la pedopornografia online con una percentuale pari all’8,8%, dunque raddoppiate rispetto al 2013 quando la percentuale era del 4,4%.
Il dossier conferma inoltre quanto più volte sostenuto dagli esperti in materia: la maggioranza degli abusi sessuali sono compiuti da persone conosciute, in modo particolare quelle legate al nucleo familiare. Le bambine sono le vittime numericamente più corpose rispetto ai bambini, con il loro 65%, mentre destabilizza l’altissima percentuale dei minori di 11 anni, ben il 40% del totale. Prevalgono gli abusi sui soggetti di nazionalità italiana, mentre gli stranieri che contattano il 114 lo fanno in prevalenza per segnalare situazioni legate alla prostituzione e al turismo sessuale.
Se da un lato tali numeri sgomentano con la loro crudezza e proprio perché in forte aumento, dall’altro bisogna prendere in considerazione come la denuncia di simili reati sia divenuta più frequente, il che significa che meno bambini rispetto al passato tacciono. Ma questo non consola, anche perché, come dice Ernesto Caffo, neuropsichiatra infantile nonché presidente di Sos Telefono Azzurro, «per ogni bambino che è vittima di abusi c’è qualcuno che sa e non parla, ma i bambini raccontano».
Telefono Azzurro esiste da quasi 30 anni e Caffo ne sottolinea l’operatività in sinergia con le istituzioni e i servizi presenti sul territorio ma, osserva, questi «vanno supportati e rafforzati, affinché la prevenzione e la cura delle conseguenze psicologiche sulle vittime siano davvero possibili. L’abuso sui bambini si combatte ogni giorno con azioni concrete di tipo culturale, etico, educativo e terapeutico».
E infatti fu proprio Telefono Azzurro a presentare, durante lo scorso anno, un appello al Parlamento e al Governo perché venisse creato un piano d’azione contro ogni genere di sfruttamento e abuso sessuale nei confronti dei minori.