Terzo settore: esperti a confronto a Caserta

Per una settimana, dal 10 al 15 novembre, Caserta ha ospitato i lavori di FQTS2020, il percorso di formazione dei quadri del Terzo settore meridionale. Un progetto che ha visto il coinvolgimento di sei regioni: Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il percorso di formazione è stato promosso dal Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e reti di volontariato (ConVol), Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet) e sostenuto dalla Fondazione con il Sud.

«La formazione ha bisogno di un presupposto storico e culturale: la disponibilità a cambiare il punto di vista», come ha dichiarato Mauro Giannelli, il coordinatore del progetto. «Fare formazione significa allora anche avere la capacità di guardare le cose da angolazioni diverse e di mettersi alla prova. Solamente se si sarà disposti a questo, si potrà parlare di cambiamento».

Il senso alla base di tale progetto, infatti, è sttao quello di rendere il Terzo settore un soggetto in grado di superare le emergenze e capace di guardare l’orizzonte per poter determinare i cambiamenti.

Al programma hanno aderito 320 partecipanti, per un totale di 71 reti associative regionali, per parlare di Terzo settore e delle sue opportunità di sviluppo, in particolare al Sud, ma con un apertura nazionale e internazionale. Essi si sono confrontati con oltre 20 docenti provenienti dalle principali università italiane. Il percorso si è suddiviso in quattro moduli formativi quali: territorio, cittadinanza, futuro e benessere. Inoltre, durante il percorso formativo, i partecipanti sono stati chiamati a cogliere gli aspetti rilevanti della nostra attualità come le migrazioni, le diversità, l’ambiente, l’arte, il cambiamento dei territori, la partecipazione, acquisendo così un punto di vista più consapevole e responsabile.

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Redazione