E’ di qualche giorno fa la decisione presa dal ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti: saranno più di 91 i milioni messi a disposizione dal Governo per sostenere iniziative e progetti promossi da enti del Terzo settore.
A confermare il tutto, la pubblicazione dell’Avviso N. 1/2017 e le incoraggianti parole del sottosegretario Luigi Bobba: «Con questo provvedimento la legge entra nel vivo della fase attuativa: entro l’anno si potrà beneficiare del social bonus, verrà costituito l’Organismo nazionale di controllo dei Centri di servizio per il volontariato e sarà finalmente istituito il Consiglio nazionale del Terzo settore. Si tratta», prosegue Bobba, «di un provvedimento importante perché è un modo concreto attraverso il quale sostenere le realtà associative che decidono di investire sull’innovazione sociale». I progetti di rilevanza nazionale, per i quali è previsto un finanziamento di 45 milioni di euro, dovranno essere destinati: al contrasto del lavoro in nero e dell’annoso fenomeno del caporalato, allo sviluppo della cultura del volontariato tra i giovani, all’integrazione dei migranti, allo sviluppo e al rafforzamento delle reti associative del Terzo settore, all’inclusione lavorativa delle fasce deboli della popolazione e, per finire, alla realizzazione di forme di welfare di comunità .
Circa 26 milioni di euro andranno invece ai progetti di rilevanza locale: saranno le Regioni, mediante appositi accordi di programma, a ripartire e assegnare, con appositi avvisi pubblici, le risorse agli enti associativi che operano nel territorio regionale di appartenenza.
Segnaliamo inoltre che 7,75 milioni di euro saranno destinati, in forma di contributi, alle attività sanitarie o agli enti che operano nel campo socio-sanitario per l’acquisto di ambulanze e autoveicoli, mentre 2,58 milioni di euro sono previsti per le associazioni di promozione sociale che, facendo riferimento alla legge 476 del 1987, favoriscono l’assistenza di soggetti con particolari forme di svantaggio.