Una piattaforma di crowdfunding su cui contare, 45 giorni a disposizione, 170 mila dollari da raggiungere, un biberon da realizzare e un nobile obiettivo: quello di salvare la vita a milioni di bambini. Sono queste, in sintesi, le caratteristiche principali dell’ambiziosa avventura intrapresa da Mauro Gazzelli e Shairin Sihabdeen e approdata nelle scorse settimane sulla piattaforma Indiegogo.
Italiano 37enne ed esperto di Marketing e Management lui, nata in Svizzera, da madre elvetica e padre cingalese, e medico nell’Ospedale civico di Lugano lei, i due giovani inventori hanno fondato negli Stati Uniti la società Gratzup e ideato The Las, The Life-saving baby bottle, un progetto innovativo che, dopo aver brevettato, ora sognano di realizzare attraverso lo strumento del finanziamento collettivo. Ma cos’è The Las e in che modo può contribuire a salvare i bambini? Si tratta di un particolare biberon che si auto-sterilizza e che potrebbe scongiurare il rischio, per i bambini dei paesi più poveri, di contrarre infezioni gastrointestinali, che ogni giorno causano la morte di circa 4 mila minori in tutto il mondo.
Nel dettaglio The Las è una bottiglia di metallo dotata di una tettarella, di una chiusura ermetica e di una valvola di sicurezza tipo bollitore. Dopo aver riempito il biberon di acqua si posiziona sul fuoco e si attende fino al fischio della valvola. Dopo ulteriori 15 minuti si svita il tappo, si inserisce il latte in polvere, si agita bene e la bevanda è pronta. Per la sterilizzazione non vengono utilizzati quindi agenti chimici, gas o corrente elettrica. All’interno del contenitore, infatti, l’acqua raggiunge i 135 gradi Celsius, una temperatura alla quale i batteri responsabili delle infezioni gastrointestinali diventano inattivi.
Sulla piattaforma Indiegogo, che gestirà la raccolta fondi al 12 settembre e che consegnerà alla società Gratzup quanto donato dagli utenti indipendentemente dal raggiungimento dell’obiettivo dei 170 mila dollari, i due inventori raccontano anche come è nata l’idea.
«C’era una volta un bar, un tavolo, due bevande e un tovagliolo», raccontano i promotori dell’iniziativa spiegando come il progetto The Las sia nato all’interno di un locale di Losanna, davanti a un aperitivo. «Abbiamo disegnato lo scheletro di un sogno: un mondo in cui anche i bambini nati in aree meno fortunate del mondo potessero avere l’opportunità di vivere la loro vita, giocare, crescere, senza la paura di ammalarsi a causa dell’acqua sporca e dei microrganismi presenti in essa», proseguono.
«Cosa avrebbero potuto fare, una giovane stagista e un imprenditore per restituire un sorriso sul volto di quei bambini? Quella sera abbiamo iniziato a delineare il prototipo di The Las e il nostro progetto ha fatto il primo piccolo passo. Non avevamo molti soldi, quindi abbiamo contattato alcuni amici, ingegneri, registi, fotografi e mamme. Insieme abbiamo unito le nostre esperienze e le nostre conoscenze e ce l’abbiamo fatta».
Dopo due anni dal brevetto del biberon, ora Mauro Gazzelli e Shairin Sihabdeen chiedono aiuto al popolo di internet per realizzare finalmente il loro sogno e quello di tanti bambini: «avere un mondo dove l’acqua sia fonte di vita e non di malattia».