
Ticket sanitario ed esenzione: cosa cambia - felicitapubblica.it
Non c’è più il ticket sanitario per chi è nato in determinati anni: la modalità per richiedere l’esenzione è un’altra.
Negli ultimi anni, il sistema sanitario italiano ha subito diverse trasformazioni, ma una delle novità più significative riguarda l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per alcune categorie di cittadini. Se sei nato negli anni compresi tra il 2017 e il 2025, è importante sapere che potresti non dover più pagare il ticket sanitario per l’accesso a molte prestazioni sanitarie. Questo cambiamento rappresenta un importante passo verso l’accessibilità della sanità per tutti, specialmente per i più giovani e le famiglie in difficoltà economica.

L’esenzione dal ticket sanitario: i cambiamenti
L’esenzione dal ticket sanitario consente di ricevere prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e altre prestazioni specialistiche ambulatoriali senza dover sostenere costi aggiuntivi, a patto che queste siano ritenute necessarie e appropriate dal personale medico.
Le categorie che possono usufruire dell’esenzione per reddito sono molteplici e comprendono diversi gruppi di persone. In particolare, tutti i cittadini nati dopo il 2017, fino al 2025, possono beneficiare di questa importante opportunità. Inoltre, l’esenzione è estesa anche a cittadini di età inferiore ai sei anni, cittadini di età superiore ai sessantacinque anni, a condizione che il reddito annuo complessivo del nucleo familiare non superi i 36.151,98 euro.
Inoltre, rientrano i disoccupati e i loro familiari a carico, purché il reddito totale della famiglia rientri nei limiti stabiliti, i itolari di pensioni sociali e pensionati con pensioni al minimo di età superiore ai sessant’anni.È importante notare che il reddito viene calcolato tenendo conto della presenza di un coniuge e del numero di figli a carico. Ciò significa che le famiglie con più componenti possono accedere più facilmente a queste agevolazioni.
Procedura per esercitare il diritto all’esenzione
Per esercitare il diritto all’esenzione per reddito, è necessario seguire una serie di procedure. A partire dal 2011, le Regioni italiane hanno adottato modalità di verifica più efficienti per le esenzioni, stabilite dal Decreto ministeriale dell’11 dicembre 2009. Quando un medico prescrittore, come il medico di famiglia o il pediatra, deve verificare se un paziente ha diritto all’esenzione, può consultare un elenco fornito dall’Anagrafe tributaria attraverso il sistema Tessera Sanitaria.
Se il paziente rientra tra i beneficiari, il medico annota il codice di esenzione sulla ricetta. In caso contrario, il medico può segnare la casella contrassegnata dalla lettera “N” (non esente). Una semplificazione significativa è stata introdotta con l’eliminazione della necessità per l’assistito di firmare la ricetta, un processo che era in vigore in passato. Questo passaggio ha reso l’accesso ai servizi sanitari più immediato e meno burocratico.

Per avvalersi dell’esenzione, è fondamentale inviare la documentazione necessaria, che tipicamente include:
- Documento d’identità.
- Tessera sanitaria.
- Dichiarazione dei redditi o un’attestazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) che dimostri il reddito del nucleo familiare.
Questi documenti possono essere inviati alla propria ASL di riferimento, che provvederà a verificare i requisiti e a confermare l’esenzione. In caso di disoccupazione, è consigliabile includere anche la documentazione che attesti il proprio stato occupazionale, come il certificato di disoccupazione.