Torino: pet therapy nelle case di riposo

In cinque case di riposo torinesi sono arrivati Noah, Alice, Cloe e Willy, i terapeuti a quattro zampe dell’associazione Aslan, per portare benessere agli anziani.

Si tratta di Tre Golden Retriever e un meticcio addestrati per coccolare e interagire con persone con difficoltà motorie e intellettuali, sempre sotto la guida dell’educatrice Antonia Tarantini, del veterinario Mauro Ferri e della psicoterapeuta Valeria Benenti. L’associazione Aslan è nata a gennaio per sostenere, promuovere e valorizzare la cultura cinofila e gli straordinari benefici che i cani sono in grado di portare nella vita delle persone, ed è stata finanziata dalla Fondazione de La Stampa per un progetto di sei mesi.

«Quando entriamo nelle case di riposo c’è sempre silenzio. Basta che un ospite veda uno dei cani che tutti improvvisamente tornano vispi», racconta Antonia Tarantin. «I benefici della pet therapy per anziani passano attraverso il tatto, il gioco e la socialità. Accarezzare un cane rilassa, rompe il silenzio e allontana i pensieri negativi. Il divertimento produce benefici psicosomatici e l’interazione è occasione anche di confronto e solidarietà con gli altri. Siamo stati accolti benissimo, e cosa che non si aspettavano dalle case di riposo è che da questa esperienza trovano beneficio anche gli operatori socio-sanitari».

Le case di riposo coinvolte nell’iniziativa sono l’istituto Buon Riposo di via San Marino 10, il Piccole Sorelle dei Poveri di corso Francia 180, la Casa dell’Immacolata di via Gaspare Saccarelli 6, la casa di riposo San Gaetano di Lungodora Napoli 76 e la casa famiglia per anziani di corso De Gasperi 36, a Rivoli.

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Veronica de Meo