Torna domani, domenica 14 maggio in 3.600 piazze italiane, il consueto appuntamento dell’Airc con le sue azalee, divenute ormai il simbolo della ricerca contro i tumori delle donne. Nel corso del 2016 sono stati diagnosticati più di 65.000 casi di cancro al seno e agli organi riproduttivi in Italia, un dato che nessuno può e deve ignorare e che, da solo, spiega quanto sia necessario investire ancora non solo nella ricerca scientifica ma anche nei programmi di screening e prevenzione.
Così domani, proprio in coincidenza con la Festa della mamma, scenderanno in campo ben 20.000 volontari che in cambio di una donazione di 15 euro consegneranno insieme alle bellissime azalee anche una guida Airc con preziose informazioni sulle varie patologie, la loro diffusione, i centri di assistenza e le terapie. In copertina, per quest’anno, la ballerina e coreografa Carolyn Smith – che forse qualcuno conoscerà per aver preso parte alla giuria del famoso programma televisivo “Ballando con le stelle” – che ci narra della sua battaglia cominciata due anni fa, quando le venne diagnosticato un tumore al seno.
È proprio quest’ultimo lo spauracchio più diffuso tra il genere femminile, con circa 50.000 nuove diagnosi ogni anno, come ricorda l’Airc, insieme al risvolto positivo: il cancro al seno è al contempo quello nei confronti del quale la ricerca, negli ultimi 20 anni, ha ottenuto migliori risultati. Non a caso, la percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è salito dal 78% all’85,5%. Questo spiega meglio di qualsiasi discorso l’importanza della ricerca scientifica e il sostegno di cui ha bisogno per riuscire a raggiungere un obiettivo ambizioso ma possibile, ossia la completa guarigione.
Ma la nuova frontiera della sfida è quella che riguarda i tumori ginecologici che riguardano oltre 15.000 italiane ogni anno. Se è vero che per quanto riguarda l’endometrio e la cervice uterina la sopravvivenza a 5 anni ha avuto una crescita costante nel corso del tempo, arrivando per il primo al 76% e per il secondo al 68%, il cancro ovarico è ancora un grosso problema. Lo è perché il si manifesta in modo silente ed è molto complesso da diagnosticare con tempismo; inoltre, presenta purtroppo un alto tasso di recidiva e resistenza ai farmaci. Nel mondo, sempre annualmente, 225.000 donne si ammalano di tumore ovarico e solo il 45% sopravvive oltre i 5 anni dalla sua diagnosi. Per questa ragione, occorre investire per sperimentare nuove terapie farmacologiche e portare avanti i promettenti studi sull’immunoterapia.
L’Airc, negli ultimi 5 anni, ha investito ben 70 milioni di euro e ha finanziato 661 progetti tra programmi per ricercatori italiani e borse di studio per la formazione di giovani talenti. Investimenti resi possibile anche dal contribuito dei singoli cittadini e della loro generosità, ricambiata peraltro dagli ottimi risultati di cui abbiamo parlato.
Per sostenere l’Airc e scoprire dove saranno presenti le azalee in base alla città in cui si risiede, basta consultare il sito cliccando qui oppure contattare il numero di telefono messo a disposizione, 840 001 001(uno scatto da tutta Italia, attivo dal 26 aprile 24 ore su 24).