A Treviso lo spazio espositivo “Al Portello del Sile” ospita fino al 30 ottobre una rassegna di 80 opere create da infortunati che raccontano attraverso colori, immagini, parole, il tema del coraggio di affrontare le conseguenze di un infortunio o di una malattia professionale.
Si tratta della mostra che conclude il progetto “Scatto, dipingo e scrivo il mio coraggio”, realizzato durante l’anno 2015-2016, con l’intento di favorire la riflessione sul tema esposto, stimolare la capacità creativa degli assicurati e la loro capacità di esprimere pensieri, vissuti, storie, sfidando la resistenza.
La mostra è stata realizzata dall’Inail Treviso-Belluno in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini (ANA) di Treviso e Belluno, che ne ha curato anche l’allestimento.
Come spiegano le assistenti sociali, Monica Lucato e Anna Maria Olivo: «C’è un insegnamento sul coraggio inscritto nelle vite di tante persone che incontriamo ogni giorno. È coraggioso chi con forza va oltre i propri limiti, ma lo è anche chi con umiltà li accetta e ci convive. Quotidianamente, infatti, incontriamo il coraggio di affrontare le conseguenze di un infortunio o di una malattia professionale. Talvolta il coraggio è rabbia, altre volte rassegnazione, altre ancora rinascita. Le opere ci accompagnano in un percorso di conoscenza dell’altro, la persona disabile, ma anche di incontro con noi stessi. Perché l’ascolto della storia di un uomo, della sua sofferenza, ci mette in contatto con la nostra sofferenza e con la nostra vita».
Giovedì 20 ottobre alle 17.30 si svolgerà anche un “aperitivo letterario”, con la lettura delle poesie e dei racconti degli infortunati, in collaborazione con l’Associazione “Nina Vola” di Treviso. Dal 10 al 16 novembre la mostra sarà invece replicata a Belluno, nella sede dell’Ana.