Qual è il sintomo iniziale del tumore al colon retto? Ecco come riconoscerlo fin dall’inizio per poter intervenire in tempo.
Il tumore al colon-retto è una delle principali sfide sanitarie nel mondo occidentale, con un’incidenza in costante aumento che richiede attenzione e interventi tempestivi. Secondo le stime dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), questo tipo di tumore è il terzo più comune, preceduto solo dal cancro al seno e al polmone. In Italia, oltre 43.700 nuovi casi vengono diagnosticati ogni anno, con una distribuzione che vede circa 20.282 diagnosi nelle donne e 23.420 negli uomini.
La buona notizia è che la sensibilizzazione e le campagne di screening hanno portato a diagnosi sempre più precoci, specialmente tra le persone di età compresa tra i 60 e i 75 anni. La prevenzione e la diagnosi precoce rimangono le chiavi per affrontare questa malattia in modo efficace. Ecco i primi sintomi per riconoscerlo subito.
Sintomi iniziali del tumore al colon retto: cosa monitorare
La rilevazione precoce del tumore al colon-retto è fondamentale per migliorare le probabilità di successo del trattamento. I sintomi iniziali possono variare e talvolta non sono evidenti. È essenziale prestare attenzione a segni e sintomi che possono indicare un problema. Tra i sintomi iniziali più comuni ci sono cambiamenti nelle abitudini intestinali. Questo può includere diarrea o costipazione persistente, o un cambiamento nella consistenza delle feci. È importante notare che non si tratta di variazioni occasionali, ma di cambiamenti che durano più di alcune settimane.
La presenza di sangue nelle feci, che può apparire rosso vivo o scuro, è uno dei segnali più allarmanti. Non sempre indica un tumore, ma richiede un approfondimento medico immediato. Crampi o dolore localizzato nell’addome, specialmente se accompagnati da altri sintomi, possono essere un segnale di allerta.
Anche una perdita di peso non intenzionale e senza motivo apparente è un sintomo che dovrebbe destare preoccupazione. La stanchezza persistente, che non migliora con il riposo, potrebbe essere legata a una condizione più seria, compreso il cancro. Inoltre, un cambiamento nella forma delle feci, che diventano più sottili, può essere indicativo di un’ostruzione intestinale causata da un tumore.
Diagnosi: come viene eseguita
La diagnosi del tumore al colon-retto coinvolge diverse fasi, a partire dalla visita medica fino a esami più invasivi. Il percorso diagnostico inizia con una visita medica, durante la quale il medico raccoglie informazioni sui sintomi, sulla storia familiare di tumori e sulle condizioni di salute generali del paziente. Gli esami delle feci possono rilevare la presenza di sangue occulto, che può essere un segnale di avviso per ulteriori indagini.
C’è poi la colonscopia: questo è uno degli esami più importanti e viene effettuato per visualizzare direttamente il colon e il retto. Durante una colonscopia, un tubo flessibile con una telecamera viene inserito attraverso il retto per esaminare il rivestimento dell’intestino. Se vengono trovate delle anomalie, è possibile prelevare campioni di tessuto (biopsia) per ulteriori analisi.
In alcuni casi, possono essere richiesti esami di imaging come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM) per valutare l’estensione della malattia e pianificare il trattamento. Se durante la colonscopia vengono prelevati campioni di tessuto, questi vengono inviati a un laboratorio per l’analisi. La biopsia è fondamentale per confermare la diagnosi di tumore.