Valorizzare le tre splendide isole dell’Arcipelago delle Egadi puntando su un modello di gestione integrata e sostenibile delle risorse idriche, del ciclo dei rifiuti e delle risorse naturali. E’ quanto prevede il progetto “Turismo sostenibile per le isole Egadi”, che coinvolge Favignana, Marettimo e Levanzo, che è valso a Enea il premio Smart Communities di Smau Milano 2015.
«Si tratta di un progetto pilota che punta a valorizzare il turismo sostenibile in queste tre isole, che arrivano a ospitare in estate fino a 400mila persone, e a ridurne al tempo stesso l’impatto sull’ambiente e sulle risorse», commenta Roberto Luciani del Dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali dell’Enea. «Il nostro obiettivo principale è far diventare questo progetto un modello replicabile in altre isole minori, come pure in altri ambiti territoriali a vocazione turistica».
Per dar vita all’iniziativa, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha condotto indagini conoscitive in collaborazione con il Comune di Favignana e con l’Area Marina Protetta delle Isole Egadi (Amp), che si occupa di proteggere e valorizzare la più grande riserva marina d’Europa. L’indagine si è avvalsa anche del contributo di residenti, visitatori e operatori locali che, attraverso interviste, hanno fornito il loro punto di vista sulle criticità del territorio.
I dati raccolti sono stati utilizzati per la seconda fase del progetto, che ha portato alla realizzazione di interventi per il risparmio idrico e per il trattamento e il riuso delle acque reflue nelle scuole e negli alberghi.
Per ridurre il grande volume di bottiglie di plastica da smaltire, a Favignana è stata ad esempio messa in funzione una casa dell’acqua, alimentata con pannelli fotovoltaici che consente ai residenti muniti di tessera di prelevare l’acqua utilizzando bottiglie di vetro fornite dal Comune. Una manovra che in appena un anno ha consentito un risparmio di 116.700 bottiglie di plastica da 1,5 litri.
È stato realizzato anche un impianto di compostaggio che trasforma i rifiuti organici in fertilizzante per il terreno. Infine, per evitare che i residui della pianta acquatica Posidonia restassero sul bagnasciuga e fossero smaltiti come un rifiuto comune, l’Enea ha brevettato una procedura che consente il loro reimpianto sul fondale marino, con un notevole beneficio ambientale.
Infine nel progetto trova spazio anche un percorso di certificazione ambientale delle strutture del settore turistico gestito dalla Amp e due libri illustrati collegati a un sito web che consentono di conoscere 28 itinerari subacquei intorno alle isole.