“Oggi è un giorno importante per Emergency. Con questo albero diamo inizio ufficialmente ai lavori per il Centro di eccellenza in chirurgia pediatrica di Entebbe, in Uganda. È un progetto speciale per tanti motivi, ma soprattutto perché offrirà gratuitamente le migliori cure disponibili ai bambini ugandesi e di tutta l’Africa. Ed è speciale perché è stato disegnato con grande passione da un grande amico: Renzo Piano. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile l’avvio di questo progetto”.
Con questo messaggio, accompagnato da alcuni scatti della posa della prima pietra del futuro ospedale (o meglio della piantumazione dell’albero simbolico), il fondatore di Emergency Gino Strada ha annunciato sul suo profilo Facebook l’avvio di un nuovo progetto umanitario in Uganda.
Affiancato dall’architetto Renzo Piano che ha curato il progetto dell’ospedale, dal presidente ugandese Museveni e dal ministro della Sanità Jane Ruth Aceng, Strada ha dato il via al progetto che coinvolgerà Entebbe, dove sorgerà un centro di eccellenza in chirurgia pediatrica, a 35 km dalla capitale Kampala.
A dare il proprio contributo all’ambizioso progetto di Emergency anche il governo del Paese, che ha donato il terreno dove sarà costruito il centro chirurgico, e l’archistar Renzo Piano che ha disegnato l’ospedale in collaborazione con Tamassociati, con la progettazione strutturale di Milan ingegneria e la progettazione impiantistica di Prisma engineering.
“Quando Gino Strada mi ha chiesto di partecipare a questa nuova sfida di Emergency non ci ho pensato due volte, ho detto immediatamente sì”, ha commentato l’architetto italiano. “Questo ospedale sarà un modello di eccellenza medica, sostenibilità ambientale, indipendenza energetica e armoniosa distribuzione dello spazio. Vogliamo utilizzare le risorse della terra, l’acqua e il sole, i migliori traguardi della modernità, quelli veri. L’ospedale sarà edificato sulle rive del Lago Victoria, circondato da natura e alberi. La vegetazione sarà l’orizzonte dei piccoli ospiti, gli alberi come metafora del processo di guarigione”.