Attualità

Un aiuto concreto per i terremotati: acquistiamo i loro prodotti alimentari

I terribili terremoti che hanno colpito il Centro Italia da agosto fino ad oggi hanno messo in ginocchio interi paesi, con tanti morti e sfollati il cui numero è in continuo aumento. Crolli che non hanno riguardato solo le abitazioni ma anche importanti realtà imprenditoriali che producono e commercializzano diverse specialità alimentari tipiche di quelle zone.

Erano molte le aziende locali impegnate nell’esportazione dei loro prodotti, molte delle quali sono ormai sono solo un cumulo di macerie, un motore che a causa del sisma ha dovuto per forza rallentare e ora rischia di andare incontro al fallimento. Basti pensare a Norcia e alle sue norcinerie, ai tartufi neri, allo zafferano o alle lenticchie di Castelluccio. Nella tragedia del terremoto, una piccola fortuna: questi prodotti non subiscono alterazioni con il passare del tempo, giacciono ora in magazzini e negozi e sarebbe un vero peccato disfarsene.

Possiamo rinunciare a vere prelibatezze perché le macerie e la distruzione ci impediscono di andare sul posto? Di più: perché non approfittare e fare dei meravigliosi doni di Natale (che è alle porte, ormai) con queste delizie?

Un po’ come venne fatto per solidarietà attraverso il Parmigiano dopo il terremoto in Emilia, per solidarietà verso i terremotati, possiamo oggi ripetere quella stessa ottima prassi acquistando i loro prodotti. Un gesto concreto che serva anche da spinta, da stimolo e speranza, per ricominciare impedendo che antiche e sapienti tradizioni vadano perdute.

L’Italia quanto a solidarietà non è un Paese che si risparmi e dunque sono nate delle belle iniziative in tal proposito; noi ve ne segnaliamo una lanciata dal sito della Valnerina che riporta un elenco di produttori disposti a spedire i loro prodotti. Non solo Norcia, ma anche Cascia, Preci e Amatrice; un elenco che verrà costantemente implementato con nuovi indirizzi e che quindi vi consigliamo di consultare per scoprire gli aggiornamenti.

Published by
Patrizia Abello