E’ stato presentato nei giorni scorsi a Roma, presso la Camera dei Deputati, il Libro verde per il dibattito pubblico “Lavoro e welfare della persona” realizzato da Adapt, l’associazione fondata da Marco Biagi per promuovere studi e ricerche sul mondo del lavoro.
Si tratta di un testo che affronta le dinamiche del sistema sociale in Italia, con tutte le sue complessità, legate ai continui cambiamenti demografici, ambientali e tecnologici.
Nel Libro Verde viene evidenziata dunque la necessità di intraprendere un ripensamento complessivo del sistema di welfare in un’ottica realmente sussidiaria. «Con un moderno welfare della persona le istituzioni pubbliche possono offrire sistemi di supporto alle libere iniziative dei cittadini e un aiuto concreto in situazioni di grave difficoltà economiche».
«Obiettivo di questo nuovo Libro Verde», si legge nel testo, «è dunque quello di riprendere un discorso troppo presto interrotto da una stagione politica giocata a colpi di tweet e roboanti slogan, ma ancora oggi priva di una visione e di una progettualità di sistema. Visione e progettualità che, tuttavia, rappresentano il vero snodo per rivitalizzare lo stanco e sterile dibattito sul rinnovamento politico, istituzionale e culturale del nostro Paese. Ci troviamo infatti a vivere oggi un panorama politico spesso caratterizzato da una grande, e di fondo positiva, volontà interventista».
Nel testo si evidenzia poi la «fatica a cogliere una visione complessiva e si rischia di muoversi lungo linee riformiste divergenti che, lungi da comporre il disegno di un nuovo Welfare, finiscono per scontrarsi a vicenda con danni per l’intero sistema e per le tante persone che, sempre più e sempre più numerose, ne soffrono limiti e disfunzioni. Crediamo», proseguono i realizzatori del Libro Verde, «che quello di cui abbiamo bisogno oggi sia proprio una visione che metta assieme i tanti frammenti presenti nel dibattito pubblico e che sappia accompagnare poi i diversi passaggi riformatori e legislativi necessari a compierla. Senza avere la pretesa di indicare la strada giusta, presentiamo oggi una analisi dei problemi e avanziamo una visione possibile, certamente limitata e migliorabile, ma, ci auguriamo, chiara quantomeno nei nodi nevralgici che evidenziamo e sui quali chiediamo un confronto e un contributo progettuale e di idee».
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