Ancora un passo in avanti per il nuovo Piano Strategico del Turismo 2017-2022. Il 28 luglio il Comitato Permanente per la Promozione del Turismo, in seduta plenaria, ha approvato il testo elaborato sulla base delle indicazioni di Ministeri, Regioni, Anci, sindacati e Associazioni di categoria. Nei prossimi giorni le ultime limature prima dell’approvazione definitiva prevista per il 14 settembre; successivamente l’esame della Conferenza Stato-Regioni, il parere delle competenti Commissioni parlamentari e, infine, la deliberazione del Consiglio dei Ministri.
Il Piano Strategico del Turismo ha preso le mosse dagli Stati Generali del 7, 8 e 9 aprile a Pietrarsa e, per la prima volta in Italia, si è avvalso di una piattaforma partecipativa on line, un sito web, canali social e sistemi documentali. “Questa governance partecipata non esaurisce la sua funzione con l’approvazione del documento ma proseguirà nei mesi e negli anni futuri per monitorare la realizzazione degli interventi e consentire un continuo miglioramento del Piano, che è concepito come organismo “vivo” in costante evoluzione. Tutti gli operatori del settore saranno infatti chiamati, a diversi livelli di responsabilità, ad attuarlo e alimentarlo attraverso strumenti mirati”.
Gli obiettivi generali del Piano riguardano, in primo luogo, l’ampliamento e l’arricchimento delle destinazioni e dei prodotti e la distribuzione dei flussi grazie alle potenzialità ancora inespresse dell’offerta; l’incremento della competitività del settore con l’adeguamento della rete infrastrutturale fisica e digitale, la semplificazione della normativa, la riduzione degli oneri burocratici e la diffusione di nuova imprenditorialità. In definitiva il Piano intende rilanciare il ruolo dell’Italia sul mercato turistico, rendere il turismo uno strumento cardine per lo sviluppo economico e sociale del Paese, valorizzando il suo carattere intersettoriale per la crescita, anche alla luce delle previsioni positive per il prossimo futuro.
“Il Piano Strategico del Turismo – ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – rafforza l’Italia come museo diffuso e governa la crescita del turismo internazionale proponendo nuove destinazioni. È importante far conoscere agli italiani e ai tanti visitatori che sempre più giungono dall’estero quel vasto patrimonio di arte, storia e tradizioni di cui sono ricchi i nostri territori. Favorire l’incontro fra chi intende il viaggio come un’esperienza di crescita e questo patrimonio è necessario per lo sviluppo di un turismo autenticamente sostenibile”.
Le azioni del Piano mettono al centro del processo il turista e i suoi fabbisogni e si fondano su tre principi trasversali che orientano strategie e investimenti:
- la sostenibilità, riferita sia alla conservazione delle risorse naturali e del paesaggio, sia alla fruizione del patrimonio e all’uso delle risorse finanziarie;
- l’innovazione, in una vasta area di ambiti;
- l’accessibilità, intesa come possibilità di accedere, fisicamente e culturalmente, alle risorse ambientali e culturali del Paese.
Il Ministero predisporrà piani annuali di attuazione in continuità con le azioni già messe in campo quali ad esempio la valorizzazione turistica del patrimonio demaniale come i fari, le stazioni dismesse e le case cantoniere, l’implementazione dei percorsi ciclabili e dei cammini, l’accesso unico wi-fi e il progetto per la valorizzazione della lirica.
Di seguito riportiamo il commento della Fisascat CISL, la federazione di categoria del commercio, turismo e servizi.
Roma, 28 luglio 2016 – Innovare l’offerta turistica nazionale, accrescere la competitività, sviluppare il marketing e realizzare una governance delle politiche di settore: sono i quattro grandi obiettivi del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017 – 2023 definito al Mibact dal Comitato Permanente di Promozione del Turismo in Italia di cui fa parte anche la Cisl con una delegazione Fisascat, la federazione di categoria del commercio, turismo e servizi. Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo interviene in particolare sulla valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale attraverso una gestione durevole ed una fruizione sostenibile ed innovativa dell’offerta turistica, in un sistema integrato di cooperazione tra i livelli istituzionali e i diversi operatori pubblici e privati, con lo scopo di favorire l’accrescimento della competitività e del valore aggiunto, con potenziali benefici anche sulla qualità e sulla quantità dell’occupazione.
La Fisascat Cisl, che ha fortemente condiviso il metodo partecipativo e gli obiettivi del progetto rivolto alla riqualificazione ed al rilancio del comparto cardine dell’economia italiana, valuta positivamente anche l’espresso richiamo all’utilizzo di strumenti finalizzati all’emersione dei rapporti di lavoro non dichiarati, irregolari e dell’evasione contributiva. Degno di nota per la categoria cislina il riferimento ai lavoratori stagionali del comparto turistico, fortemente penalizzati dalla nuova normativa sulla Naspi che ha di fatto dimezzato la copertura economica per i periodi di inattività, per i quali, si legge nel Piano Strategico di Sviluppo del Turismo, “è necessario sanare la situazione”. “Affinché il quadro normativo possa effettivamente essere funzionale allo sviluppo” il Pst individua tra gli ambiti di intervento “limiti all’evasione contributiva” oltre che “incentivi alla regolarità contrattuale” ed “alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro” anche attraverso un “sistema dei voucher per le prestazioni nel settore turistico”.
La Fisascat commenta positivamente anche il previsto “potenziamento delle attività formative, sia nel ciclo secondario che nella formazione manageriale” e “dell’alternanza scuola-lavoro”, intervento finalizzato ad accrescere la qualità dell’accoglienza “nell’ambito dell’obiettivo di crescita della competitività del sistema” che “postula un intervento di qualificazione delle competenze e delle risorse umane, fattore chiave di successo in un sistema ad alta intensità di lavoro”.
«È urgente rilanciare la leadership dell’Italia e valorizzare il turismo come strumento economico e sociale individuando come priorità i temi del lavoro e della formazione professionale» ha dichiarato la funzionaria della Fisascat Cisl Elena Maria Vanelli presente al tavolo di concertazione. «Il monitoraggio costante e strutturale del Pst consentirà un aggiornamento continuo degli ambiti di intervento e la verifica delle azioni programmate e concrete di intervento per la realizzazione e l’implementazione del progetto» ha concluso la sindacalista.
«Il turismo con il milione e mezzo di addetti che vi operano è un settore labour intensivee la manodopera è essenziale per assicurare alti livelli di qualità dei servizi erogati e dunque per accrescere la competitività del comparto» ha aggiunto il segretario generale della categoria cislina Pierangelo Raineri. «Anche il completamento del percorso di rinnovo contrattuale nel settore gioca dunque un ruolo fondamentale per valorizzare le professionalità che vi operano e per la tenuta del sistema turistico nel suo complesso» ha sottolineato il sindacalista.
L’approvazione definitiva del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017 – 2023 avverrà al termine dell’iter parlamentare che si concluderà entro la fine dell’anno con il via libera del Consiglio dei Ministri.