Passeggiare in sella ad un cavallo per scoprire tutto ciò che di meraviglioso il nostro Paese offre a chi sa apprezzare la bellezza. E’ un invito che Legambiente e Turismo a cavallo rivolgono a tutti gli italiani, ma ovviamente anche ai turisti che hanno scelto di visitare l’Italia, in occasione del ponte del 25 aprile.
Parte oggi la campagna Parchi a Cavallo, un’iniziativa promossa a livello nazione nel weekend del 21-23 in collaborazione con i centri ippici di 13 regioni italiane. Obiettivo è quello di promuovere il turismo equestre come modello di turismo sostenibile e contribuire a rilanciare le economie locali.
Il contesto è quello delle aree protette, luoghi di grande valore naturalistico, patrimoni storici, artistici e culturali, tradizioni enogastronomiche consolidate, ma anche luoghi ideali per creare sviluppo e lavoro in settori strategici come la manutenzione del territorio, il turismo di qualità, la gestione del patrimonio culturale.
Tra le proposte a disposizione degli amanti del relax, della sostenibilità ambientale e dei cavalli, la scoperta del Parco della Majella in Abruzzo, delle dune del Sulcis in Sardegna, del Parco della Murgia Materana in Basilicata e del Parco Naturale Monti Sicani in Sicilia. All’importanza delle zone umide per la salvaguardia della biodiversità, saranno dedicati invece i trekking organizzati intorno al Lago di Occhito, in Molise, e nel Parco Fluviale Regionale dello Stirone, in Emilia Romagna.
Un’occasione unica per vivere appieno i territori, conoscere le realtà locali e rilassarsi in compagnia o da soli. Come ricordano i ricordano i promotori dell’iniziativa, infatti, il turismo equestre, è un modo per incontrare le culture e le tradizioni locali, legate alla qualità del territorio: per questo i centri che hanno aderito alla campagna guideranno i cavalieri attraverso le eccellenze dei prodotti della provincia di Lecce, alla scoperta dei vitigni autoctoni in Veneto e Piemonte e faranno assaporare le eccellenze della Maremma con degustazioni di prodotti della filiera locale, vivendo un’esperienza unica con i butteri.
Il turismo equestre, inoltre, può essere anche un modo per guardare e vivere la natura con occhi diversi, basti pensare all’attività di horsewatching nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto in Liguria o alle attività di equitazione integrata che verranno svolte su tutto il territorio nazionale dall’associazione Equitabile, finalizzate alla creazione di momenti di inclusione sociale tra le diversità.
«Il turismo equestre può rappresentare al meglio la nostra idea di vacanza intesa come esperienza di bellezza e condivisione, nonché la perfetta modalità per conoscere le aree protette», commenta la presidentessa di Legambiente Rossella Muroni. «Il patrimonio naturale e paesaggistico, la biodiversità, le tradizioni culturali, le eccellenze enogastronomiche che caratterizzano i nostri territori arricchiscono e completano una attività sportiva e ludica già di per sé salutare e inclusiva. La nascita e lo sviluppo delle ippovie contribuisce inoltre all’affermarsi di un turismo nuovo, più sostenibile e in armonia con la natura».
«Promuovere il turismo equestre vuol dire promuovere i territori, contribuire in maniera concreta al sostegno di numerose piccole attività, per lo più artigianali», aggiunge il responsabile di Turismo a cavallo Fabio Massimo Moreschini. «Vuol dire investire in un turismo responsabile che porta ricchezza, rispettando luoghi e ambiente. Il turismo equestre è riscoprire il cavallo nel suo aspetto più nobile, come fedele compagno di viaggio per l’uomo, alla scoperta di bellezze troppo spesso dimenticate».
Per contatti e informazioni:
www.turismoacavallo.com
www.facebook.com/turismoacavallo