I libri sono cultura e la cultura è vita. Sulla base di questa certezza una piccola casa editrice di Santa Maria Nuova (Ancona), Le Mezzelane, ha deciso di scommettere su un’iniziativa volta a restituire un pezzo di patrimonio culturale alle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto e da quelli successivi.
Il progetto, dal titolo “E dopo?”, è promosso in collaborazione con il Comune di Pievetorina (Macerata) che prima del terremoto stava allestendo una nuova biblioteca nel paesino marchigiano, oggi dichiarata agibile al 2%. La casa editrice ha così deciso di raccogliere in un ebook una serie di racconti donati da altrettanti scrittori, disponibile per chi effettuerà delle donazioni dai due euro in su. Il ricavato della raccolta fondi, partita il primo gennaio e che durerà 3 mesi, sarà destinato all’acquisto dei libri per la futura biblioteca.
Riportiamo di seguito quanto scritto sul sito dell’iniziativa per comprendere meglio le ragioni alla base del progetto.
La prima scossa il 24 agosto. Ci siamo svegliati quel mattino con le immagini di un’immane distruzione, interi paesi scomparsi: Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto.
Poi il 26 e il 30 ottobre, con altre distruzioni, fino al drammatico crollo della cattedrale di Norcia.
In mezzo uno sciame sismico infinito, che ancora non si è fermato né accenna a fermarsi.
Le trasmissioni televisive si sono focalizzate sulla perdita del patrimonio abitativo, agricolo-industriale e culturale avvenuto in quelle terre, e sulla possibile, sebbene problematica, ricostruzione. Parlando di patrimonio culturale i media si sono focalizzati principalmente sugli edifici e sulle opere d’arte, parte integrante di questa nostra nazione-museo.
Non sappiamo se sia giusto o sbagliato, o se, semplicemente, il danno immane non permetta di scendere nei particolari dei danni minimi avvenuti in tanti comuni, ma noi siamo una piccola casa editrice, e di libri e danni al patrimonio bibliotecario vogliamo parlare, perché, quando si spengono i riflettori mediatici, la popolazione ancora piange le vittime, le case distrutte, il lavoro incerto, anche una semplice lettura può distogliere dalla paura; e perché, quando le case e le industrie saranno ricostruite, e gli edifici storici restaurati, anche le biblioteche devono essere pronte a riprendere la loro funzione di diffusione capillare della cultura sul territorio.
Non ci possiamo occupare di tutti, non ne abbiamo le forze, ma di qualcuno sì, in particolare di Pievetorina (Mc), comune che stava allestendo la nuova biblioteca proprio poco prima del terremoto, mentre ora l’agibilità dei locali è stata dichiarata al 2%.
Abbiamo chiesto agli scrittori di donare un racconto e li abbiamo raccolti in una antologia, che abbiamo pubblicato solo in ebook per ridurre al minimo le spese vive. Invieremo l’ebook a chi farà una donazione da 2 euro in su. La raccolta fondi durerà tre mesi a partire dal 1° gennaio 2017; l’intera somma verrà destinata all’acquisto dei libri che la biblioteca ci indicherà. Le Mezzelane Casa Editrice donerà inoltre un esemplare di ciascun libro fino a quel momento stampato.
Si può partecipare all’iniziativa anche attraverso la donazione dei libri. Sarò sufficiente spedire i volumi a Rita Angelelli Via W. Tobagi 4/h 60030 Santa Maria Nuova (AN) inserendo nel pacco il messaggio da inviare alla popolazione terremotata scritto su un cartoncino di cm. 14×14. I promotori costruiranno poi un mosaico di parole.