Semmai fosse ancora necessario spiegare che vaccinarsi è fondamentale – ed evidentemente lo è visto che nonostante le numerose campagne di comunicazione, le spiegazioni dei luminari, fiumi di parole sulla carta stampata e sul web, i “testoni” non mollano – il sito della prestigiosa rivista scientifica Science ha voluto pubblicare dei grafici che mettono in luce i benefici apportati negli ultimi 70 anni dall’introduzione dei vaccini. Si tratta della prova evidente di come questi ultimi siano riusciti a contenere vere e proprie epidemie, salvando ogni anno migliaia di vite.
I dati che potete osservare nelle due immagini (
riguardano gli Stati Uniti e sono stati raccolti in maniera scrupolosa, negli anni, dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, tra gli organismi di controllo sanitario più importanti negli U.S.A.Dove il cerchio è più ampio significa che il numero dei casi della patologia è maggiore, invece i cerchi arancioni si riferiscono all’anno in cui è stato introdotto l’utilizzo di un vaccino.
Parliamo ad esempio di morbillo, malattia virale così diffusa oggi: come potete notare, quando il vaccino fu introdotto a partire dagli anni ’60 vediamo chiaramente un calo numerico drastico. Praticamente, nell’arco di 5 anni, si è scesi da 400.000 casi conclamati a 22.000. Decisamente una vittoria.
Se parliamo di difterite e poliomielite – tornate oggi purtroppo con una certa prepotenza – sempre osservando i grafici, appare chiaro come la massiva vaccinazione nella prima metà del ‘900 abbia portato praticamente a una quasi totale eradicazione.
Di fronte ai numeri c’è poco da commentare, è chiaro come vaccinarsi sia fondamentale, mentre di fronte a certe convinzioni – prima fra tutte che i vaccini abbiano dei legami con l’autismo – è più difficile agire, benché si tratti di una delle più grandi e dannose frodi scientifiche dell’ultimo secolo.