19 aprile 1820 – Sull’isola di Milo, nell’arcipelago delle Cicladi, un contadino del posto ritrova casualmente la Venere di Milo, spezzata in due parti. Si tratta della figura-simbolo della mitologia greca e icona della bellezza classica, risalente all’età ellenistica, la cui paternità è attribuita ad Alessandro di Antiochia.
In seguito, ufficiali turchi la sequestrano, finché un membro della marina francese – Olivier Voutier – ne individua il pregio e insieme all’ambasciatore francese riesce ad acquistarla per portarla, restaurata, al cospetto di re Luigi XVIII di Francia, nel 1821, per poi essere collocata al museo del Louvre dove si trova tuttora.
La Venere Milo non è soltanto una delle più celebri sculture della civiltà greca. Per molti incarna l’ideale classico dell’eleganza e della sensualità femminile.