Scadenza: 30 settembre 2017.
E si continua a parlare di violenza di genere!
E il segno, inteso come proprio come marchio, è forte se pensiamo all’incapacità di questi uomini di ragionare sulle motivazioni dei loro gesti che nonostante tutte le campagne sociali divulgate e addirittura una legge ad hoc sul femminicidio, continuano a “fare male e del male” facendo diventare il problema una “emergenza” piuttosto che un fatto ordinario.
A tal proposito voglio menzionare una conferenza che si è tenuta alcuni mesi fa nel Museo Salinas di Palermo con Concetta Masseria, Archeologa, Prof.ssa Università degli Studi di Perugia dal titolo “La pazienza del ragno”. Una riflessione sulla violenza di genere” la quale ha riferito quanto segue:« Dalle Metamorfosi di Ovidio alla cronaca dei nostri giorni la narrazione di episodi di violenza si legge con lo stesso identico orrore. Una violenza declinata in molti aspetti, alcuni addirittura insospettabili, coinvolgono le emozioni più profonde dell’animo umano e suscitano da sempre sgomento e senso di rabbiosa impotenza. Soltanto la conoscenza e la consapevolezza dei fatti può essere la guida certa verso il rifiuto più deciso e la lotta vincente contro ogni genere di sopruso.».
Quale migliore paragone a questa violenza che continua a tessere tele sottili, viscose ma soprattutto resistenti allo scopo di intrappolare le proprie prede avvolgendole e impigliandole senza offrirgli alcuna via di scampo?
Per questo motivo il Dipartimento per le pari opportunità ha nuovamente promosso sul suo sito internet (www.pariopportunita.gov.it) il bando di finanziamento per progetti volti alla prevenzione e al contrasto alla violenza alle donne, anche in attuazione della Convenzione di Istanbul. Bando che permetterà ancora una volta e, come già fatto, di supportare attività di sensibilizzazione rispetto (questa volta) a sei aree d’intervento allargando quanto più possibile il raggio d’azione secondo quanto previsto dal Piano d’azione straordinario contro la violenza di genere.
SCHEDA | |
OBIETTIVI | Promuovere e sostenere una serie di interventi progettuali, anche di carattere innovativo, riconducibili a 6 diverseLinee di intervento,volti a proseguire la strategia nazionale di rigorosa attuazione di tutti gli obblighi nascenti dalla Convenzione di Istanbul e delle priorità del citato Piano straordinario. |
DESTINATARI | Donne vittime di violenza, donne migranti anche di seconda generazione incluse le donne rifugiate vittime di violenza e di pratiche lesive, donne sottoposte a violenza c.d. “economica”, uomini maltrattanti. |
SOGGETTI PROPONENTI | Vista la complessità delle indicazioni, citiamo brevemente alcuni dettagli sui soggetti proponenti invitando i lettori a consultare (per quanto qui non riportato)il testo ufficiale del bando: Linea A – B – D – E: soggetti promotori dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio quali: Enti locali, in forma singola o associata; Associazioni, Organizzazioni e Cooperative sociali operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza; Enti pubblici territoriali e non, incluseAziende ex art. 2555 c.c. e ss.; Enti locali, asscociazioni, ecc. di concerto, di intesa o in forma consorziata. Linea C: i soggetti singoli o associati (pubblici o privati) che abbiano le competenze per la gestione di percorsi di accompagnamento, presa di coscienza e cambiamento di uomini autori di violenza o a rischio di comportamenti violenti; Linea F: Enti locali, in forma singola o associata; Scuole pubbliche e parificate di ogni ordine e grado e le Università italiane statali e non statali riconosciute; Altri enti pubblici territoriali e non,incluse aziende ex art. 2555c.c. e ss.; Enti non profit; Consorzi(exart.2602c.c. e ss.); Società di persone: Società semplice, in nome collettivo, in accomandita semplice; Società Cooperative; Enti di formazione professionale. |
LINEE DI INTERVENTO | Linea A. Progetti finalizzati a migliorare le modalità di inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza; Linea B. Progetti di supporto alle donne e a coloro che si identificano nel genere femminile detenute che hanno subìto violenza ed azioni di sensibilizzazione sul tema della violenza specifiche per il contesto degli istituti penitenziari; Linea C. Programmi di trattamento degli uomini maltrattanti; Linea D. Progetti volti a migliorare le capacità di presa in carico delle donne migranti anche di seconda generazione incluse le donne rifugiate vittime di violenza e di pratiche lesive; Linea E. Progetti innovativi di supporto e protezione delle donne sottoposte anche a violenza c.d. “economica”; Linea F. Progetti di animazione, comunicazione e sensibilizzazione territoriale rivolti alla prevenzione della violenza di genere mediante la realizzazione di campagne di comunicazione, educazione, attività culturali, artistiche e sportive, per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio-culturali, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini. |
RISORSE | Per la realizzazione degli obiettivi è destinato un finanziamento complessivo pari a euro 10.000.000,00 così ripartiti: per la Linea A: euro 3.900.000, 00; per la Linea B: euro 1.000.000,00; per la Linea C: euro 1.000.000,00; per la Linea E: euro 200.000,00; per la Linea F: euro 2.900.000,00. La richiesta di contributo per ciascun progetto, della durata massima di 18 mesi, deve essere compresa entro il limite: Linea A : max € 350.000; Linea B : max € 100.000; Linea C : max € 100.000; Linea D : max € 100.000; Linea E : max € 25.000; Linea F :max € 250.000 |
PROCEDURE | Le proposte progettuali dovranno pervenire entro il 30 settembre 2017 in busta chiusa e sigillata, con la dicitura della Linea di intervento prescelta, all’indirizzo: Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità, Servizio conservazione, informatizzazione e ricerca della documentazione –Via dell’Impresa 90 – cap 00187 Roma e dovrà essere contenuta, in formato cartaceo e su supporto digitale (CD rom), in un unico plico, chiuso e sigillato sui lembi con all’esterno le indicazioni del mittente e cioè la denominazione o ragione sociale con indicazione della sede legale. Il plico potrà essere inviato mediante servizio postale, a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, o mediante corrieri privati o agenzie di recapito debitamente autorizzati, ovvero consegnato amano da un incaricato dell’impresa nelle giornate non festive dal lunedì al venerdì,dalle ore 9:30 alle ore 12:00. La domanda di partecipazione dovrà contenere la documentazione dettagliata dal bando (v. pag. 10) utilizzando i format sono indicati. Le proposte progettuali saranno valutate da un’apposita Commissione nominata successivamente alla scadenza del bando che entro 45 gg. dovrà redigere una proposta di graduatoria finale delle proposte progettuali. Le graduatorie saranno poi pubblicate sul sito http://www.pariopportunita.gov.it che avrà valore di notifica a tutti gli effetti di legge. |
INFO | I soggetti interessati potranno inviare quesiti tramite PEC all’indirizzo: progettiviolenza@pec.governo.it non oltre 10 giorni antecedenti il termine ultimo previsto per la presentazione dei progetti, indicando nella voce “oggetto” l’articolo o gli articoli dell’Avviso sul quale si intende avere informazioni. Le risposte a quesiti di interesse generale saranno pubblicate sul sito internet http://www.pariopportunita.gov.it nell’apposita sezione “Bandi e Avvisi”. Il responsabile del procedimento è la dott.ssa Eugenia Gammarrota del Dipartimento per le pari opportunità. Bando |